27 December 2006

Arpeggio..

Neve.. ho voglia di neve.. ho voglia di stendermi..
Un granello di povere.. sospingerlo con un soffio.. incontrar le tue labbra..
Incorniciare una foto.. Sorridere ai tuoi occhi.. La dolcezza di una lacrima..
Ricordare ogni giorno ciò che si era, per amare ancora di più ciò che si è..
Note.. Musica che mi accompagna.. Io scivolo..
E corro in un deserto.. con la musica altissima.. e la musica cambia, e cambio io.. e cambia la mia forma.. e cambiano i nostri abbracci.. cresce il desiderio di fermarsi.. di rimanere così..
E mi stendo per terra, mi stendo su un cumulo di nuvole.. E il pianoforte mi accompagna, e io accompagno te.. ed è piacevole sorridere solo quando davvero si ha qualcosa per cui farlo.. e i ricordi possono esser magnifici.. e lo può esser ogni giorno.. se lo vuoi.. ogni giorno potra esser di più..
Ho voglia di sostenere il tuo sguardo.. di carpire nell'infinità dei tuoi occhi una scintilla di ardore..
Corro senza fermarmi.. ansimo.. e rido con gli occhi .. e in fondo alla mia corsa ci sei tu.. ma tu mi stai già tenendo per mano..
Immortalità..

Musica che fischia..
Il rumore dei tuoi passi.. Il calore delle tue mani.. Il sapore dei tuoi vestiti..
La morbidezza dei tuoi sorrisi.
La gioia
dei tuoi occhi.

Stringere l'aria con gli occhi.. sfiorare..
Guardare il sole.. brillare..
Piangere.. perchè meglio di così non potrebbe essere..
Ho voglia di far finta che non sia cambiato niente, per poter assaporare il dolce stridio della mia voce che mente.. Spingere l'acqua con le mani.. Guardarti mentre non vuoi esser guardarta..
Esserci.. esser l'unico a esserci.. passar la mano tra i tuoi capelli..

Il sipario di un grande teatro.. Guardarti mentre ti stupisci.. Guardarti mentre sorridi a qualcuno che io non sia.. Guardarti impegnarti.. Guardarti riuscire.. Guardarti fallire.. Guardarti guardarmi.. Guardare i tuoi occhi.. Sostenere il tuo sguardo col mio.. parlare senza parlarti.. darti qualcosa che desideri.. Rassicurarti.. anche se pieno di paura, rassicurarti.. Darti certezza.. Baciare..
Ridere e ridere e ridere.. Chiudere gli occhi.. e appoggiare la testa ai tuoi seni.. reclinar la mia testa tra le tue mani..
Sapere che ci sei

25 December 2006

Un canto di Natale

Piove sulla strada.. Mi guardo le scarpe..
Bagnate..
Alzo gli occhi.. Acqua che cade.. Vuoto.. Acqua che grandina.. Speranza..
Corro sotto il diluvio, alla ricerca del caldo, della luce, dell'affetto.. Scivolo sull'asfalto bagnato..
Cado..
La mia faccia si sporca di fango, i miei vestiti si inzuppano.. Il mio cuore cede..
Sono in ginocchio..
Piango..
E non capisco se sono le mie lacrime o è la pioggia che mi coccola..
Continuo a piangere..
Ma una luce c'è.. Mi avvolge, mi stringe, la stringo, mi prende per mano.. Io mi lascio scivolare nelle sue braccia.. Io amo.. Io credo.. Io credo di nuovo.. E tutto si spegne..
Io voglio..
Io bacio..
Dolore..
Speranza..
La luce mi scalda.. Io tendo una mano verso la luce, le mie dita incontrano le goccie che cadono dal cielo.. le rompono.. Cado..
Cado sulla schiena.. Immobile..
Paralizzato..
Sorrido..
Forse qualcosa ha funzionato..
Forse la luce si è accesa dentro di me..
Sorrido..
E piango..
Sorrido e piango..
E canto..
E voglio e piango e bacio..

Una voce.. Un bisbiglio di rose.. Il profumo è lo stesso che annusavo a casa dei miei nonni quando ero piccolo, quando insieme alla mia mamma mi mettevo a dormire in mezzo ai campi di fiori..
Una sottile vibrazione che per un istante interrompe Tutto..
"Porterà dei problemi"
Pioggia..
Ancora pioggia sulla mia testa.. Pioggia ovunque.. Sopra e sotto di me.. Una luce.. La stringo dentro di me e non mi permetto di lasciarla scappare..

Problemi.. Una bicicletta bellissima.. Io la guardo e la voglio.. La luce mi acceca.. Io spalanco gli occhi.. e mi fa male.. gli occhi sanguinano, si rompono, e io rido.. E piango ancora perchè sono felice..
Problemi.. ogni giorno.. Ci saranno problemi..
Ci saranno problemi?
Ci saranno problemi!
Non ho paura.
Insieme a me ora c'è la luce. La pioggia cala. Rimane il profumo delle strade bagnate.
Silenzio.
Io che canto.
Io che salto.
Stringo i pugni e digrigno i denti e stringo gli occhi fortissimo perchè nemmeno un istante di tutto questo deve scappare via.
Le onde.
E io galleggio.
E rido.
Faccio il morto e guardo il sole.

23 December 2006

A me mi..

A me il Natale non piace. Però un po' lo sto rivalutando. Nel senso che a qualcuno piace, e quindi vedo i miei amici sorridenti e allegri. Allora sì che lo rivaluto. E sono anche un po' invidioso, il Natale è sempre puntuale, ogni anno si sa che arriva, e ogni anno rende le persone contente, lo invidio perchè io non ci riesco.
Non voglio veder le persone tristi. Quindi ben venga il Natale se questo vi renderà un po più contenti e contente.
Tanti auguri, oggi è l'antivigilia.
A me continua a star antipatica tutta la storia dei parenti, xò mi tocca.. ma davvero, basta il fatto che voi siate allegri e sorridenti e allora lo divento anche io.
Vi regalerei tutto il bene che vi voglio ma non sarebbe possibile, per certa gente non entrerebbe nemmeno nel pacco più grande del mondo, per qualcun altro sarebbe una delusione xk è molto più piccolo di qll k magari nel suo mondo vanitoso potrebbe pensare.
Buona antivigilia.. Voglio che arrivi la mia settimana d'oro.


_____________________________...ancora in attesa..

19 December 2006

So this is christmas..

E cosi sarebbe questo il natale? Si sta avvicinando per la diciottestima volta nella mia vita, il natale. è piacevole tutto questo? Non lo so... mi piace il pensiero d poter render contento qualcuno con un regalo stupido o con un abbraccio molto natalizio... prima c stavo pensando.. vorrei passare un natale diverso.. magari uno d quei natali da film americano.. sarebbe bello lo ammetto.. la sera delle vigilia, passarla sotto una copertona imbottita, davanti all'albero.. insieme a tutte le persone a cui voglio bene.. con tutti i miei amici, a parlare, a scambiarci qlc regalo da ridere..a rannicchiarci e a stringerci l'uno all'altro in cerca d un po d calore.. senza le solite schifezze tipo cena coi parenti che ti odiano e che tu stesso non sopporti.. coi tuoi amici, nella penombra.. non mi piace il natale proprio xk non è così.. se fosse quello lo spirito del natale sarebbe la più bella delle cose.. le sere più belle non sono quelle in discoteca a far le tre.. sono quelle intime, quelle in cui ti rendi conto di quanto è bello amare le persone.. le sere in quattro a guardar un film in un atmosfera stupenda.. peccato che il natale non sia quello.. peccato che il natale si sia ridotto a una corsa frenetica x comprar qll o qst, una corsa x veder tutti i parenti a riscuotere i soldi del regalo.. che schifo.. è x qll k a ogni natale mi ritrovo a letto presto la sera della vigilia, con l'umore sotto le scarpe a pensare che non dovrebbe esser così. Vi inviterei tutti da me, nella mia casetta da ridere, ma so k tnt avrete cene e ritrovi e impegni.. quindi come tutti gli altri natali andrò a letto presto e penserò a tutte le persone che vorrei abbracciare in quel momento preciso e dirgli "BUON NATALE"... è questo il natale, è un'occasione come un'altra per dire a qualcuno che gli vuoi bene, che lo ami, che vorresti passar la notte di natale stretto a lei a godersi il calduccio, magari guardandosi un film.
natale si sta avvicinando, non so se essere felice o no.. tnt so k non passerò un natale come quelli che immagino.. xò sarebbe bello.. sarebbe diverso.. sarebbe un sogno che si realizza.. il primo..

11 December 2006

Luci su di me

I miei bisogni si alternano, si avvicendano e si scambiano ogni secondo l’un l’altro. Non sapete quante volte mi fate incazzare, quante volte mi monta un rabbione dentro k spaccherei tutto quello che mi passa per le mani, poi desidero dolcezza, desidero qualcuno, no forse non qualcuno in generale, forse qualcuno in particolare, che mi riempia d coccole e d attenzioni. È strano come ogni persona viva qst avvicendarsi d desideri ogni singolo momento, quando si è in panico e s cerca il coraggio d far qlcs d nuovo, qnd c si ritrova in momenti stranianti in cui c si deve confrontare con cose più grandi e più forti d te stesso, qnd devi guardarti dentro e hai paura. I miei occhi non vedono bene xk la mia vita è un continuo alternarsi d luci e bui, xk ttt i miei sorrisi si riflettono puntualmente in tutte le mie lacrime e ogni mio abbraccio si specchia in altrettanti allontanamenti. E la mia vita cammina a passi inesorabili verso il niente, e tutti i giorni mi stupisco d qnt la gente nn riesca a godersi la vita qnt potrebbe, qnt problemi, qnt paranoie, qnt blocchi mentali c rallentano e c squassano. Butto via tutti i miei gingilli, tutti i miei accessori da figo o da duro, tutte le mie maglie strette o tutte le piastre ai capelli.. non mi interessa davvero, mi importa solo delle persone che amo, delle persone che ogni giorno sn vicino a me e d qll k anke se non c sono rimangono cmq al mio fianco.. Devo a tutti voi qlcs k non potrò mai ridarvi, ho un debito che non posso saldare. Perché ogni carezza, ogni parola e ogni sorriso sono per me le cose più belle. E se esser uomini vuol dire nn dover spendersi in qst tipo d sdolcinatezze allora non mi interessa nemmeno più fare l’uomo tutto d’un pezzo, nn mi interessa proprio.. mi interessa solo farti vedere qnt parte del mio cuore sia tua, qnt momenti della mia giornata tu occupi.. c sono stato malissimo e non nascondo k c sto male tutt’ora, ma stasera penso a te con il più dolce dei sorrisi, con il più caldo degli amori.. ti immagino..ti sogno.. sei nei miei pensieri ogni istante, qnd sono lontano dal profumo del tuo corpo io non ho pensieri che per te.. immaginarti a mangiare, o in pigiama in procinto d andare a letto, e non riesco a non sorridere xk davvero c’è qlcs k supera tutto, qlcs k va oltre ogni tipo d lamento o di sofferenza d’amore. Intanto i miei secondi scorrono, e non ho la minima percezione d sprecar il mio tempo, so anzi k non potrei mai spender meglio i miei momenti se non pensando a te, sognando di noi.. Sono un bambino.. lo so..
Ma tu, tutte le persone k amo, tutte quante voi siete la mia vita, xciò il vostro pensiero è il mio respiro.. vi ringrazio delle piccole e delle grandi cose k mi regalate ogni giorno, mi inchino veramente davanti a voi, tutti uguali ma tutti così diversi, ognuno di voi diversamente importante x me.. chi mi fa ridere, chi mi ascolta ogni giorno con pazienza, chi mi sorride qnd ne ho bisogno, chi si lascia amare e chi si fa desiderare.. vorrei aver qlc colore con cui dipingere l’amore k mi stringe a voi tutti, vorrei poter scriver una canzone nuova che vi faccia risuonare il mio amore.. siete tutto per me, siete tutto ogni giorno, vorrei avervi tutti in fila di fronte a me.. vorrei donar la mia vita a ciascuno d voi, dedicar una vita a ciascuno d voi anche se non sarebbe comunque sufficiente.. povero sciocco sognatore che si ciba dei suoi stessi sogni, è vero, così sono io, ma i miei legami sono i miei capisaldi, e mento qnd vi dico che io non ho paura della morte xk non è assolutamente vero, se morire vuol dire allontanarmi da voi allora voglio vivere per sempre, insieme a ciascuno d voi.. grazie di farvi amare, grazie x farmi sentire ogni giorno più vivo..
vi voglio bene.. vi amo..
t amo..
ognuno d voi ha la sua piccola stanzina nel mio cuore che nessuno mai potrà occupare.. grazie, grazie e grazie, grazie Anna.. Grazie Ale.. Grazie Mery.. Grazie Reby.. Grazie Checco.. Grazie Matteo.. Grazie Luca.. Grazie Chiara.. Grazie mamma e grazie papà.. Grazie a chi c'è stato, a chi è venuto a mancare per scelta o per forza..Grazie a chi è qui ora, a chi mi stringe e a chi mi guarda solamente da lontano.. grazie a chiunque rende il mio mondo un posto più piacevole e mi mantiene in vita..

06 December 2006

Giarrettiere e pasticche

Voglio dirti solo una cosa. Grazie. Grazie di tutto. Grazie d esserc sempre, grazie d aprirti sempre con me, d esser stata sincera e onesta oggi cm sempre. Io t ringrazio di tutto cuore. Sei una persona incredibile. E dopo qst pomeriggio i miei pensieri su d te nn fanno k acuirsi, nn fa k crescere il mio affetto x te.. qll strana combinazione d cose k t rende così irresistibilmente fantastica. E quel misto d attrazione e d complicità k ci avvicina così tnt, lasciandoci però a un filo da qlcs di più. Quello strano misto d sensazioni k ci regaliamo a vicenda, quel misto d brividi k c regalerà ancora tnt ne sono certo. T voglio un bene che nn riesco a spiegarti, e sn pronto a accettare qualunque cosa il destino c serberà pur d rimaner così vicino a te. Accetterò ttt quelle mie gelosie, tutti i compromessi... Nutro un'ammirazione smisurata per te. Quello che ci lega, che mi lega a te, non cambierà mai. Mi piace pensare k x ttt qll k potrà succedere (tu con lui io con lei o tu con me o io con l'altra) io e te rimarremo sempre noi due, indivisibili e legati da qlcs d strano e unico. I miei sogni e i miei pensieri nn cambieranno x te, xk so qll k hai dentro, quale splendido tesoro tu sia e tu nasconda nel tuo cuoricino... Oggi c'è qlcs k c separa, probabilmente qlcs d sottile come un foglio ma c'è, e rimane lì...
Viviamo qst incredibile storia così unica e così particolare giorno x giorno, senza pensare a nulla, viviamo e aspettiamo d veder come cambieranno le cose, sempre consapevoli dei rischi che corriamo, sempre consapevoli dei sentimenti k proviamo l'un l'altro e k nn ha più senso tenerci nascosti...
Viviamo.. viviamo senza mai privarci di niente.. vogliamo esser felici, dobbiamo esser felici, forse un giorno c separeremo, forse c perderemo.. forse un giorno saremo davv felici insieme io e te.. forse esisterà il momento giusto x costruire insieme la nostra storia e la nostra felicità.. forse no.. ma in qst momento non mi preoocupa più di tanto la questione, in qst momento mi interessa soltantanto continuare qst avventura insieme a te, attraverso tutto e tutti.
Sono troppo sciocco e testardo per cambiare, quindi preparati a sopportarmi ancora a lungo, sopportar le mie battute, le mie gelosie che continuerai a fomentare, i miei abbracci che continueranno a dirti T VOGLIO BENE per sempre...
Buonanotte piccola.. grazie d esistere e di condividere in un certo senso la tua vita con me...
grazie di tutto.. sarei rimasto con te a parlar d noi due per altri due giorni se solo avessi potuto..

05 December 2006

L'isola k non c'è

Sto male.. sto malissimo.. sn a pezzi cazzo.. sn stanco d star così male.. c'è qlcs d strano in me in qst ultimi mesi, me ne rendo conto io stesso.. non so cosa sia ma non riesco più a esser qll d prima.. fatico a concentrarmi, a ragionare con calma.. Che sia x ttt qll k sto accumulando dentro? Che sia x ttt il male che sto covando? Qst sentimento k ogni giorno mi soverchia ma che ancora non riesco a esternare xk ho troppa paura d perderti? Io ho bisogno d te.. tu sei il mio appiglio sulle tenebre, senza d te io sn finito.. e la mia paura è k io t perderò... prima d qnt io spesso riesca a immaginare.. Sogno di te la notte, penso a te qnd sono solo e amo il tuo profumo qnd tu sei con me.. cazzo non c avrei mai creduto, una cosa del genere, sto x morire, sto x scoppiare, sto x arrivare al limite.. esploderò e t dirò ttt qnt, senza paure e senza timori xk ormai non avrebbe più senso, t dirò cosa sento, cosa provo qnd sono con te, qnt piango qnd mi rendo conto d qnt sei lontana.. Tutte le mie crisi, tutti i miei momenti bui, tutte le mie parole gonfie d lacrime, è tutto x te.. tu sei al centro di ogni mio pensiero, e nn puoi immaginare qnt tutto ciò mi terrorizzi, xk insieme a qst sentimento cresce la sensazione k tu non provi veramente niente d ttt qst.. vorrei correre da te in qst momento preciso, e dirti tutto... ma non posso.. l'avrei fatto veramente ma è impossibile.. passerò un'altra sera piangendo pensando ai tuoi capelli e alle tue guancie... Domani è un altro giorno, domani sarà tutto orribilmente uguale, spaventosamente simile a oggi e a ieri e a ieril'altro.. io continuerò a sognarti e a stare d merda.. e non stupirti più se desidero finirla con tutto questo.. senza te non esisto più, senza te non ho nemmeno la voglia...

29 November 2006

I profumi che amo...

Ti ritrovi un pomeriggio..chiuso in casa, col naso tappato e la gola dolorante..con le tapparelle tutte giù x non vedere che fuori è una bella giornata.. Almeno mi sembra che sia notte e che tnt non avrei niente da fare.. proprio oggi.. tutto quello a cui pensavo, un bel pomeriggio ricco di cose da fare, il pomeriggio giusto da passare con le tue persone, qll k davvero senti vicino a te, qll k t fanno esser contento d come sei.. e allora t fa una gran rabbia dover star kiuso qui e almeno li inviti, se possono, a venire a trovarti più tardi, magari entrerà un po d giorno anche in questa stanza così scura.. Sono un po triste.. xk passo la giornata in un altalena d speranze, delusioni e disillusioni, pensando a ciò che amo e lasciando correre tutte le cose inutili della mia vita..
E tutti i latrati di mia madre mi entrano da un orecchio e mi escono dall'altro..così come le persone ipocrite e false.. hai solo voglia d imbacuccarti tutto e stenderti, col tuo bel naso rosso, nel letto e pensare alle persone che ammiri, che reputi importanti, che ami.. e alternando le tue riflessioni a sonori starnuti che scuotono qst cortina d silenzio che mi protegge, penso a chi mi circonda, a chi fa cordone attorno a me x difendermi, x non farmi star male, chi è sempre pronto a ascoltarmi, a sorridermi e darmi un consiglio.. t trovi un pomeriggio con una d queste persone, passi due ore a gelare sciolinando un fiume ininterrotto d parole che forma un grande abbraccio.. e parli sempre e solo delle stesse cose, della stessa cosa, dello stesso sogno.. e tutte le volte che parli con qualcuno finisci per parlare d qll unico sogno che monopolizza le tue sensazioni, xk qst persone sono così eccezionali, così belle che confesseresti loro ogni cosa..
e in mezzo a questo buttasu di fazzoletti sorridi perchè sei felice, xk sai esattamente qll k vuoi fare, sai esattamente qll k dovrà accadere..sai k prima o poi succederà tutto, prima o poi io farò ttt qll k sento e non frenerò la mia lingua per nulla al mondo, xk è ora d smetterla d pensare a cosa è bene e cosa è male, devo solo fare, dire, provare qll k voglio, qll k il mio cuore mi dice d fare io lo farò, prenderò legnate e magari perderò tutto, ma sono arrivato troppo in la x fermarmi..
E guardo il soffitto dal mio letto.. e vedo i visi d tutte quelle persone che mi sono vicine, che mi toccano il cuore, alcune delle quali non lo sanno nemmeno cosa vogliono dire x me, alcune delle quali valgono per me così tnt k non potrebbero nemmeno immaginarlo..
Io vi ringrazio, mi inchino a voi tutti e tutte e vi offro il mio cuore, prendetevene cura.. io sono una xsona come tante, ma vicino a me ho le+straordinarie delle persone, e non voglio rinunciare a voi x niente al mondo..
Chi più, chi meno.. tutti voi costituite la mia realtà e la mia felicità.. e sopra tutte c'è la mia piccola fidanzatina che non sopporta d sentir dir qst cose e che mi rende sempre contento..
ci sono così tnt cose k ho da dirti, tnt cose che mi regali e che nemmeno hai idea..
E la mia mente corre.. e ora non ho più dubbi, devo darvi tutto me stesso, anke se so k in qlc caso, magari in tutti chissa, magari solo in uno, magari solo nei più importanti, qst vorrà dire qlcs d male.. Ho da dirvi tante cose, voglio dirti la verità su di me e su quel buco nero che è la mia anima..
Mi dispiace solo d aver il naso chiuso per non sentire il profumo d felicità che mi avvolge qui..

27 November 2006

Tutti i miei pensieri, tutto ciò che mi appartiene...

Continuando a soffrire.. E vengo torturato ogni giorno.. Perchè ormai detesto le mie speranze, detesto d continuare a pensare a qnt potrebbe esser fantastico se tutto andasse per il meglio, se tutto andasse cm sogno.. ma tanto non andrà così, e continuare a sperarci mi uccide lentamente.. Mi dite d non buttar tutto al vento, perchè la posta in palio è troppo, troppo alta.. ma cm faccio?
io così non posso continuare. sono in bilico a seconda d ciò che farò potrò continuare a rimanervi, oppure fare un passo indietro e riacquistar la mia felicità, oppur cader davvero nel vuoto...e perdere tutto.. perdere ciò che amo nella mia vita. e voi smettete d fare gli imbecilli perchè non fate altro che piantarmi coltelli nella schiena, e continuare a sorridere portando una croce non è cosa da tutti, non c riuscì nemmeno gesù...
O tutto, o niente.
O muoio, o vado in paradiso.
Oppure continuo così, nonostante tutto continuo così, sempre e comunque, nel nome dell'amore per ciò che ho ora e che non potrei sopportar d perdere...continuo e aspetto, aspetto d veder come reagisco a qst agonia.
Magari riesco a tirar avanti, magari riesco a far finta d nulla fino al momento dell'addio.
Magari scoppio, e vomito tutte le parole che non riesco a dirti.
Magari mi spacco la fronte contro uno spigolo o un chiodo arrugginito e mi tolgo un gran peso. Mi libero di tutto e tutti. Perchè inizio a stufarmi di desiderare ciò che non avrò mai.
Ora si che capisco quali erano le emozioni passeggere, le grandi illusioni che sul momento mi fanno pensare a chissa cosa, e piano piano si spengono..ora ho ben chiaro cosa è importante x me..ora è evidente cosa voglio, chi voglio vicino e chi non voglio più vedere. Come continuare rimane un punto interrogativo, che mi cinge il collo come un cappio e mi fa versar lacrime sporche d sangue. Finchè continuerà così il Piccolo Principe sparirà. In qst momento non ho tempo per Lui. Ora ho tempo solo per una cosa. Il Piccolo Principe dovrà aspettare. Forse alla fine d tutto il Piccolo Principe sarà morto veramente.

24 November 2006

Rime

E allora si cambia…perché passi le tue settimane, le tue ore e i tuoi mesi facendo cose sbagliate con persone sbagliate, e lo fai nell’illusione k qst t porterà almeno felicità…ma non è così… non è così x nulla.. cambi x te stesso, almeno cerchi di farlo, ma alla fine cambi solo in funzione degli altri…
Non so cosa sono, so solo ciò che non sono, e mi basta x gridare al mondo che è tutto ok, che io rimarrò della stessa idea nella stessa strada e non lascerò mai me stesso perché solo in me stesso riconosco la mia vita, le mie parole e i miei suoni.. credo che solo gli altri c possano migliorare, o perlomeno c fanno cambiare.. qnd cambiamo lo facciamo per gli altri, così cm qnd peggioriamo… non scrivo di poesie e di cose intelligenti, parlo col culo perché è l’unico modo che ho di parlare e di fare rime. Mi ritrovo nei miei pensieri e i miei pensieri sono ricchi degli altri, perché io sono in funzione di chi mi circonda. Non sento nulla se non sento gli altri vicini. Amo la mia intimità, la mia solitudine, ma vivo degli altri. Perché qnd t accorgi che vicino a te hai la persona sbagliata allora non esiti un istante a cambiare, a carpire ciò che devi. C pensi mille volte, mille ore in mille notti ma alla fine sai già benissimo come andrà a finire. Perché non siamo capaci di accontentarci, e siamo fieri di noi stessi per questo. Perché l’incontentibilità c rende grandi, e ci rende folli, e per questo ancora più grandi.
E allora si cambia…si cambia perché cominci a capire che per qnt cambierai rimarrai sempre te.. perché le tue strofe continueranno a suonare nello stesso modo, perché cambierai basi, cambierai accordi ma la musica rimarrà sempre la stessa… perché si è stupidi, e non si riesce a dimenticare mai l’amore, perché dell’amore abbiamo bisogno, perché sentiamo la necessità di esser speciali per qualcuno, perché voglio che qualcuno mi adori e mi sogni la notte. Perché è l’egoismo che ci rende uomini e ci fa legare amicizie. Non cambieremo mai, perché anke la voglia di cambiare rimane sempre la stessa.
E mi dico che non mi frega un cazzo di voi, perché se il mare profuma in quel modo tutto particolare la colpa non è la mia, e lo stesso vale se voi non mi apprezzato. Se mi conto i battiti del cuore mi sembra di sentire una bomba ad orologeria. I vostri sorrisi ipocriti che fanno blin blin non mi toccano, ma cercherò sempre di diventare il vostro motivo per sorridere, o di farvi sorridere con il mio umorismo opaco e triste, che a voi fa ridere e a me mi uccide.
Ma amo il tuo sorriso, amo qnd riesco a tirarti un po su. Le tue lacrime sono il mio veleno, vorrei esserne però la causa, vorrei esser così importante x te da struggerti. Datemi dello sciocco asociale ma io vi saprò dimostrare che non è così, ma voi non saprete mai dimostrarmi perché siete meglio di me. Le mie rime vi bruceranno la pelle per molti giorni ancora. Voi vi amate perché da soli sapete solo compiangervi, perché volete amare. Ma non funziona così, si ama e basta. Chi ama perché lo vuole è la croce dell’eternità. Perché le volontà cadono come le foglie e si esauriscono in un soffio. Io amo perché chi amo mi fa piangere e mi farebbe buttar nel vuoto con una sola sua parola. Abbiamo tutti la stessa destinazione ma le vostre costellazioni non brilleranno mai come la mia, perché io sono più autentico di voi, perché io raccolgo le vostre parole, le vostre delizie, le vostre poesie e i vostri latrati e ne faccio musica e vi supero tutti. Vi mostro che i veri poeti sono quelli che vi feriscono e vi fanno rabbrividire, non sono i vostri finocchi con l’orecchino che si sfollano nel mondo. Piacere. Mi chiamo Arroganza, sono il motore degli uomini, senza me nessuno si alzerebbe la mattina, per la supposizione di dover esser meglio degli altri e meglio di se stesso del giorno prima. Qnd mi sveglio la mattina io non penso, io mando un bacio a chi amo. E io sul mio banco non incido le iniziali di qlc sciacquetta, io affondo le lame delle mie rime e vi faccio vomitare le vostre ipocrisie. Io posso stupirvi, sono inutile ma il mio talento vi ucciderà tutti.
Non sono nobile ma sono un piccolo e stupido Principe che guarda nel bianco dei tuoi occhi e ci vede la sua lapide incisa sul tuo cuore.
Esco di casa a far due passi per allontanarmi per un po da me stesso. E non mi serve la vostra saccenza per sapere che tanto non ci riesco.

= Lorenzo Montanari =

08 November 2006

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Guardandomi intorno vedo una grande radura, delimitata da possenti alberi le cui radici si inerpicano nel terreno come le vene striano le mani dei vecchi rendendo le loro dita simili a lunghi rami nerboruti. Un cielo terso mi stordisce col suo azzurro inondanto ogni anfratto di una forte luce accogliente...
Il Piccolo Principe si sente piccolo e insignificante nell'immensità di quel luogo e gli sembra che tutti i confini si allontanino... Sente di non esser solo, chiude gli occhi e espira vigorosamente.
Sente una presenza, in attesa nell'ombra, che ascolta i palpiti delle sue membra. Un ringhio che gli sibila nelle orecchie, ma il Piccolo Principe non ha paura, molto meglio quel ringhio del terrorizzante silenzio dell'attesa che lo perseguita.
L'attesa che qualcosa lo afferri alla gola e gli tolga il fiato, lo stritoli in morbide ombre nere e lo uccida, faccia a pezzi...
Poi cambia qualcosa. D'improvviso percepisco la vicinanza di qualcun altro. Affretto il passo, per poco non mi metto a correre. Sono contento, sorpreso o terrorizzato, ma prima di poter capire cosa sono alzo il volto e eccolo lì. Un ragazzone vestito di bianco, un bianco che abbaglia. I riccioli biondi risaltano sullo sfondo di due ali bianche rilucenti, sussura in una lingua sconosciuta ma che il Piccolo Principe capisce senza comprender il perchè.
"Mi chiamo Uriele. Sono stato mandato qui per richiamarti a Lui. È stato deciso che il tuo tempo qui è finito, devi ricongiungerti alle tue origini. È il tuo tempo, seguimi."
Il Piccolo Principe indietreggia di un passo poi avanza di due verso l'essere divino che lo osserva con occhi fin troppo sinceri. "Io non voglio. Io non verrò con te. Il mio posto è qui. Vattene."
Uriele scivola lentamente verso di lui e gli tende una mano. Il Piccolo Principe lo guarda senza provar niente. Sa benissimo che non è il paradiso ad attenderlo, e nemmeno vorrebbe che lo fosse. Ma sa altrettanto bene che non andrà via da quel luogo, che non rinuncerà mai al suo tempo terreno perchè quello è il suo tempo. Allora si gira e se ne va.

Ed ecco che qualcosa cambia. Torna quel ruggito sordo che lo fa sussultare e dietro di lui si erge un immenso essere biondo, nudo, che con voce baritonale gli ordina di fermarsi, perchè non spetta a lui quella decisione, ma solo al Sommo Padre che tutto sa e tutto decide.
"Dove credi di andare piccolo essere!!! COSA CREDI DI FARE!?
SOLO IO POSSO DECIDERE IL TUO FUTURO, TU SEI MIA CREATURA, TU SEI MIA MERCÈ, IO POSSO DECIDERE DI TE, DEL TUO DESTINO E DEI TUOI SOGNI! TU SEI MIO DISCEPOLO, MIO FIGLIO E MIO SIMILE MA NON SEI ME!! NESSUNO PUÒ CONSIDERARSI MIO PARI E PENSARE DI DECIDERE AL POSTO MIO!
I TUOI SOGNI. LA RAGAZZA DAI CAPELLI D'ORO. LE TUE INSIGNIFICANTI SPERANZE.
SONO MIE! IO TE LE CONCEDO MA SONO MIE! IO DECIDO DI TE! IO SONO IL SIGNORE DIO TUO E SOLO IN ME PUOI SPERARE. DINNANZI A ME TUTTE LE TUE PAROLE NON VALGONO A NULLA! SPAZZATURA AL VENTO!CREDI IN UN SOLO DIO,PADRE ONNIPOTENTE, CREATORE DEL CIELO E DELLA TERRA, DI TUTTE LE COSE VISIBILI E INVISIBILI. QUESTE SONO LE PAROLE DEL TUO CREDO, TU DEVI INCHINARTI A ME!! IO POSSO TOGLIERTI TUTTO, LA TUA RAGAZZA DAI CAPELLI D'ORO. TU NON CONTI NULLA. TU NON SEI ME!!QUESTA È LA MIA LEGGE!!!"
Il Piccolo Principe si ritrova a terra. Sono disteso e guardo quell'angelo nudo che con occhi vibranti mi ordina di seguire il Suo disegno. Tutto scorreva al rallentatore, vedevo la polvere sollevarsi in fiocchi di vento, vedevo le roccie sotto i piedi dell'angelo sgretolarsi e la notte che calava repentina sul mondo. Ma nel momento in cui quell'ordine si infrange sul mio cuore, sulle mie speranze e sui miei sogni, il rallentatore smette di funzionare, sostituito da una specie di velocità che non avevo mai provato prima. Il cuore del Piccolo Principe sente risuonare i profani tamburi della guerra e li segue. Si mette carponi, poi in piedi, e quello non sono io. Digrigna i denti come una belva avvezza a frantumare ossa e a strapparne via la carne a brandelli; la mano che si allunga in una forma indistinta che si perde a raccogliere una pietra a terra e stringe attorno ad essa le dita, bianche per l'ira. E mentre è già balzato in piedi il Piccolo Principe rotea la pietra oltre la sua testa e colpisce l'angelo. La pietra manca però la sua meta e si schianta contro una spalla. Se l'avesse preso in pieno l'avrebbe ucciso. Comunque l'angelo crolla a terra, ma i miei occhi sono ciechi, vedo solo un corpo da straziare e mi lancio a cavalcioni su di lui e lascio che le mie nocche facciano il resto. Che tutte insieme gli spacchino ogni sporgenza del viso angelico e i suoi lamenti vengano soffocati dal suo sangue. Ma al Piccolo Principe non basta, non basta quello per fermarlo. Inizialmente tutto era partito per una furia non ragionata. Ma non era così. Ed è subito diventata qualcos'altro. Senza logica, senza senso, era l'atto stesso si autoalimentarsi, bruciando sempre di più, diventando più cattivo, un conflitto al di là di qualunque spiegazione. L'angelo non fa altro che gemere, ma i suoi mugolii non sono altro che singhiozzi strozzati dal sangue e dalla sua mascella spappolata. Niente di simile alla pietà si muovo dentro di me. Scivolo oltre un limite interno. Allora voglio strappargli la pelle a mani nude, voglia di fracassargli le costole e strappargli il fegato, ho voglia di mangiarlo, di assaporare il suo sangue, fino a consumarlo, consumarlo tutto e tutto ancora.
Allora percepisco che qualcun'altro si sta dirigendo verso di me, un'altro come lui. Un angelo tanto bello, tanto biondo quanto il primo. Lo ha mandato Lui per fermarmi. Qualcosa mi fa voltare verso di lui e, senza volerlo, sento il mio stesso orrendo grido che lacerà l'aria e gli esplode in volto , privandolo della volontà e della capacità di muoversi, capendo che non poteva portar a termine quello che sarebbe semplicemente stato un suicidio.
E sparisce.
E insieme a lui sparisce il corpo sotto le ginocchia del Piccolo Principe. Il Piccolo Principe si alza in piedi e si guarda le vesti zuppe di sangue.
La radura ora è molto più piccola, la notte non incombe più minacciosa ma semplicemente lo accompagna verso l'alba.
Il Piccolo Principe guarda verso l'orizzontee vede le prime luci del giorno, alza gli occhi al cielo infinito che lo sovrasta e alza un pugno in segno di sfida.
"Non mi avrai. Io ho troppe cose da fare per lasciarTi far il bello e il cattivo tempo."

Fa qualche passo verso il bosco e tra i tronchi vede la sua nuova vita, da scoprire insinuandosi in ogni fenditura e in ogni anfratto.
E non passa attraverso una qualche Voce, ma solo attraverso se stesso; e continua tuttavia, giorno e notte, anno dopo anno, a passare attraverso se stesso.
Proprio come voi siete passati attraverso me.
Proprio come io passo ora attraverso di voi.

21 October 2006

Stelle sfumate...

Il Piccolo Principe cammina guardandosi i piedi scalzi... osserva le dita annerite dalla lunga marcia nel fango e nella sporcizia... sente freddo e gli sembra che l'umidità gli sia penetrata nelle ossa... si stropiccia un occhio con il dorso della mano e guarda attraverso gli alberi del bosco, senza veder altro che oscurità... "Perchè continuo a camminare? Dove sto andando?" la terra umida gli risponde con un lungo silenzio opaco... "Cosa sto cercando? Ho una casa dove tornare, ho di che sopravvivere, ho compagni fedeli che mi accompagnano nel mio lento scorrere quotidiano... cosa cerco io qui?" Il fiume scorreva a pochi metri da lui... si inginocchiò e vi immerse una mano, toccò il fondale e dissotterrò una conchiglia ancora chiusa...
"Questa conchiglia è come me...è fuori posto, dovrebbe trovarsi nell'acqua ma è qui nella mia mano...cosa mi da il privilegio di poter decidere la sorte di questo piccolo esserino?"
Il Piccolo Principe adagiò sul fondo la conchiglia e la guardò sparire nei flutti...
"Ho letto libri, fatto esperienze, conosciuto persone, ma non capisco quale sia il meccanismo che regola il mio esistere..." Con piccoli passi aggraziati si diresse verso un albero e iniziò ad arrampicarvisi su... il secco dolore alle mani lo faceva sentire vivo... a un certo punto un ramo si spezzò fragorosamente e il Piccolo Principe precipitò a terra con un sordo schianto...
Una goccia di caldo sangue gli cadde sul naso e piano piano una sottile linea purpurea gli si disegnò sulla fronte, scendendo a lambire la bocca... Il volto del Piccolo Principe si distese in un sorriso... «Amico albero..grazie.. ora capisco.. noi corriamo verso una meta sconosciuta.. ma forse l'equilibrio che cerchiamo ce l'abbiamo dentro e più ci muoviamo e più ci agitiamo più ce ne allontaniamo, devo smettere di salire, di tendere a ciò che non posso raggiungere e devo semplicemente fermarmi, ascoltare il suono del mio animo capendone le vibrazioni... Dentro di me c'è tutto: amore amicizia passione intelligenza astuzia forza coraggio...è dentro di me che posso trovare tutto questo...»
Il Piccolo Principe si alzò in piedi e si scrollò le foglie di dosso... guardò il cielo e si asciugò la piccola goccia che gli scendeva sulla guancia.. era una lacrima o una goccia di sudore? Si diresse verso il fiume e si lavò il volto nella pungente acqua di montagna... con gli occhi bagnati e chiusi si fermò ed ascoltò il gorgoglio del fiume..
c'era qualcosa di strano..qualcosa di diverso da prima...
il fiume stava ridendo...

18 October 2006

Fiumi insuperabili...

Mi sento sospeso...

Mi sento caduco...

Avverto la mia vita appesa a un filo...C'è una sola cosa che mi rende felice dentro, un sogno, una consapevolezza intima che c'è una persona legata a me da qualche parte...

Ti ammiro

Ti ammiro perchè sei cento volte più forte di me, perchè riesci a dar valore a tutto e soppesare la realtà incrociandola coi sogni...Riesci a esser forte sempre e comunque...
Io ho tanta paura mia dolce creatura...ma sono sereno perchè so che quel filo di dolcezza che ci univa ancora ci unisce...so qual'è la realtà, comprendo le impossibilità insite nel nostro destino...ma a me basta sapere che ovunque tu sia, per quanti chilometri quanti baci quanti sogni infranti quanti destini spezzati ci separino, tu mi riservi un piccolo posto nel tuo cuore... ti chiedo solo di portarmi con te nel tuo cuoricino perchè è li che si trova la mia felicità...
Il Piccolo Principe è felice quando sa di aver amore dalla persona che ama...la sua ragazza dai capelli d'oro rimane impressa nel suo cuore sempre e comunque, nulla cambierà questo... per quante ragazze lui conoscerà, per quanti ne conoscerà lei...il Piccolo Principe è convinto che questo filo d'amore non potrà esser reciso...

Il Piccolo Principe avanza di un passo sulla terra porosa e morbida sotto i suoi piccoli piedi scalzi...
Ancora un passo
Le dita dei suoi piedi incontrano la fredda acqua di un torrente... Lentamente il Piccolo Principe alza gli occhi e osserva la corrente impetuosa che gli scorre davanti... il torrente non è un torrente, è un fiume, un fiume impetuoso, inguadabile... alza ancora lo sguardo...
...e la vede...
è esattamente dove si aspettava che fosse...e gli sorride con quello sguardo che per lui è una scintilla di vita... gli sorride e gli manda un bacio...
Il Piccolo Principe avanza nell'acqua gelata di un passo ancora, immergendo anche le caviglie... vuole correre, vorrebbe volare da lei...
Lei avanza di un passo e gli parla, gli dice che anche lei pensa a lui, che anche lei la sera, quando si stende nel suo letto troppo freddo e scomodo per il suo corpo delicato, gli manda un pensiero dal profondo e chiede al cielo che tutto vada bene...
Poi la ragazza dai capelli d'oro si arresta, si accorge che non può avventurarsi oltre, che l'impeto del fiume è troppo forte...e lancia un sorriso malinconico...
«Fermati Piccolo Principe. Non spingerti oltre, questo è il nostro limite... Questo non cambia nulla, lo sai anche tu, ma questo è il nostro limite... Piccolo Principe fermati e guardami negli occhi, è qui che troverai tutto l'amore che cerchi, non essere ostinato...»
Ma il Piccolo Principe non ci riusciva, lui non riusciva ad accettare di fermarsi... L'acqua gli cingeva ormai la vita ma lui sforzava tutti i muscoli del suo corpo per raggiungere la sua Ragazza dai capelli d'oro... «No mio giovane principe... accetta la realtà, non voglio rinnegare quello che provo per te...quello che ti ho detto rimarrà sempre e comunque...per me sarà sempre un sogno...non voglio darla vinta a questa vita...non voglio uccidere questo sogno...e ricordati:io non ho rinunciato al nostro sogno...»
Poi il Piccolo Principe non sentì più nulla, sentì l'acqua gelata entrargli in gola e perse ogni punto di riferimento... non capiva più quale fosse il sopra o il sotto, apriva gli occhi e sentiva bruciare, avvertiva l'odore salmastro dell'acqua nella gola e nei polmoni...
...ma sapeva che lei era ancora li...
...e doveva raggiungerla...
emerse dall'acqua in un turbinio di spruzzi e inghiottì aria avidamente...la vide con le lacrime agli occhi, preoccupata per lui...
...poi il buio...
Si ritrovò a terra, fradicio e dolorante... lei era ancora li e lo guardava sorridendo...in quel sorriso era insito tutto l'amore che li legava... lui si alzò tremante, si sentiva così stupido e impulsivo..
«Piccolo Principe guarda i miei occhi... Le parole che ti ho detto ci uniscono ora e ci uniranno per sempre..ogni volta che ci cercheremo ci ritroveremo, nonostante tutto ci ritroveremo...» si voltò e iniziò ad allontanarsi, scomparendo sempre di più nella foschia...
Il Piccolo Principe tratteneva a stento le lacrime.. «MA IO TI A..»«Lo so Piccolo Principe...Lo so davvero, e tu sai come stanno le cose per me...» e svanì nella nebbia...

Il Piccolo Principe si sedette sulla riva terrosa del fiume e guardò il cielo...la notte era scesa più repentina del solito... guardò le stelle e negli astri vedeva riflessa la luce del suo amore, vedeva la magica forza dell'amore...
Sorrise al cielo, al destino, all'amore, ai pericoli insormontabili e a quelli da niente, sorrise alle stelle luminose e alle rinuncie di ogni giorno, alle delusioni, alle conquiste, al dolore e alle lacrime... "è vero...so esattamente come stanno le cose per lei..." ...sorrise alla vita.. sorrise alla Ragazza dai capelli d'oro...

perchè sapeva... che da qualche parte anche lei stava facendo lo stesso...

16 October 2006

Il Piccolo Principe senza il Piccolo Principe

Corro con gli occhi semichiusi in mezzo a un bosco continuando ad inciampare, davanti a me c'è una persona che per qualche motivo non riesco a raggiungere... vedo la sua schiena bianca e vorrei allungar una mano ma ogni passo che faccio sembra esser seguito da due indietro... ogni volta che ho l'impressione di poter cingere questa persona con le mie braccia ecco che si allontana, che diventa sfuggevole, si dilegua e mi lascia solo la speranza...
ieri penso di essermi avvicinato e ecco che oggi mi sembra che voglia di nuovo allontanarsi...
Il Piccolo Principe non capisce, non sopportà più di desiderare ciò che non può avere e avere ciò che in fondo non desidera, non riesce a capire...
Forse in questo momento desidera una sola cosa, ma non può averla, sa che non potrà mai averla, sa che potrà solamente attaccarsi ai sogni e ai desideri, ma fatica ad accettarlo...
Perchè l'ingiustizia deve risiedere proprio nel più intimo dei nostri desideri? Perchè devo esser constretto a rinunciare al mio più grande desiderio? Perchè viviamo in un mondo nel quale i nostri desideri hanno dei limiti?
Ognuno di noi ha un sogno, una persona, una meta che non potrà mai raggiungere, non potrà mai avere.
Il Piccolo Principe guarda lo specchio impolverato appeso al muro scalcinato della sua piccola casetta di legno sulla riva del fiume e vede che dentro ai suoi occhi c'è un volto, c'è un'anima che non potrà mai legare veramente a se, per colpa di nessuno, per colpa del mondo.
«Anima mia, rispondimi...perchè devo soffrire così? Perchè ti beffi di me scuotendo il mio cuore? Io ho un sogno mia piccola anima di velluto,uno solo...perchè tu ti allei con l'avverso destino e mi beffeggi con i dardi della detestabile malasorte? Il fato mi sorride unicamente per aver la soddisfazione di potermi far soffrir di più e quando mi concede qualcosa lo fa per poter aver l'occasione di privarmene...ti prego, io bramo solo una cosa, ma non potrò mai stringerla con le mie piccole mani...come potrei mai conviver io con cotale consapevolezza?Perchè non posso far altrimenti...ecco perchè...»
Una perfetta lacrima rotonda scivola sinuosa sulla sua guancia e si infrange sul pavimento...il Principe sorride al cospetto del suo riflesso disperato, o forse è lo stesso riflesso a rider di lui?
Allora si scaglia contro lo specchio, lo serra forte tra le mani e lo scaglia lontano attraverso la stanza e lo vede schiantarsi contro il pavimento impolverato. Afferra uno dei tanti frammenti acuminati e se lo affonda con tutta la sua forza nel petto...
L'aria esce dai suoi polmoni come un rigurgito
Stringe ancora tra le mani il vetro e continua ripetutamente a infierire su se stesso con tutta la violenza che il suo corpicino gli permette. Si ferma solo quando si ritrova in ginocchio in uno scuro lago di sangue, osserva la mano che sostiene l'ormai pesantissimo pezzo di specchio.
Un respiro.
Guarda la sua lunga veste tutta stracciata e sente di esser lordo di sangue fino agli occhi.
Un respiro. Il ritmo dei battiti rallenta.
Per terra vede il suo riflesso frammentato.
Un respiro. Sempre più affannoso.
Sangue in bocca.
Un respiro nuovo non arriva, cerca aria ma sente solo sapore di sangue.

Poi si desta

Di fronte a lui ancora lo specchio appeso al muro «Ho immaginato tutto questo?» Si avvicina allo specchio per guardar meglio la lacrima che si trova in equilibrio tra il suo occhio e la sua guancia. Sembra tinta di rosso. Si asciuga con la manica poi appoggia la mano contro lo specchio e si allontana.
L'impronta sullo specchio si dirada lentamente e al suo posto rimane solo la desolatezza e il vuoto delle rinuncie.

15 October 2006

Una lacrima per aprirsi al destino. Il Piccolo Principe rinasce dalle sue ceneri

Mi ritrovo davanti al mio solito schermo bianco con tante cose che girano per la mia testa, e come sempre accompagno i miei deliri con qualche canzone...stasera tocca a Billy Joel con "She's always a woman to me"...una canzone dolcissima ma disincantata e disincantevole,vi consiglio di leggervi il testo. Comunque oggi è stata una giornata strana, per un po' dolorosa, poi a dir poco estatica.. gg mi sono state dette delle cose fantastiche,che aspettavo di sentire da mesi...

A volte mi capita di pensare all'amore

Ora...l'amore non so cosa sia...l'amore è desiderare una persona anche se non puoi averla, quando alla fine sai che non potrete mai stare insieme, ma non per questo smetti di amare... Amore è credere che la ragazza che ami è da qualche parte,e anche lei ti ama quanto tu ami lei, e che nonostante la distanza,il dolore, i desideri infranti, gli ostacoli e l'abisso voi due rimanete li, rimanete li e vi amate perchè sapete entrambi cosa vi unisce...
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Il Piccolo Principe osserva il suo libro strappato, il libro che lui sta scrivendo... ha deciso di tenere una sorta di diario di vita perciò ripercorre a ritroso gli ultimi tempi... le amicizie quasi perse, l'incontro fatale in una landa lontana e remota, il naufragio dei desideri, la fine del suo mondo di amore, l'implosione di se stesso nel suo dolce cadere verso l'oscurità, le mani che lo afferrarono quel giorno e che ancora continuano a sorreggerlo... scrive di lui, delle cose che pensa, delle cose che sente... poi arriva a oggi, pensa alle cose che gli si muovono dentro, al suo cuoricino che palpita e gli sembra di volare insieme alla sua ragazza dai biondi capelli nel mezzo di centinaia di bianche stelle su un fondo scuro come l'infinito universo freddo...
Il Piccolo Principe pensa a tutti gli amici, tutti i compagni di avventura e pensa che forse,alla fine, la vita la si può amare davvero...
Prende il foglio e vi disegna un cuore, poi strappa la pagina e la stringe tra le mani fino a che questa non si polverizza e diventa come sabbia...allora apre il pugno e soffia lontano tutto il suo amore che si spande nell'orizzonte arrossato dal tramonto del sole, poi sorride e si volta convinto che ora tutto il suo amore si stia spargendo per il mondo, per l'universo... tocca con lo stivale il cemento,prima avvisaglia della città, alza lo sguardo e dinnanzi a se vede ergersi e intricarsi i palazzi e le grandi opere dell'uomo, opere dalle quali si sente ogni istante più distante e incompreso...
Volta il capo un'ultima volta per guardare il tramonto cosparso del suo essere e gli sembra quasi che gli si appannino gli occhi per le lacrime a pensare alla vita...
Una lacrima cade sul cemento, e sembrerebbe quasi che in quel punto, da quel freddo materiale inerme, nasca un piccolo fiore...

11 October 2006

Grazie

Ok…lo ammetto: questa volta mi sono messo davanti alla tastiera senza un vero motivo. Non ho né l’ispirazione delle altre volte, né qualcosa da dire in particolare.
Oggi è stata una giornata strana. Mi è scivolato tutto addosso senza riuscire a capir neppure il senso di quello che capitava. Però non tutto è scivolato via. Ci sono cose, gesti, persone che ogni secondo lasciano il segno su di noi. Ti regalano un sorriso o un semplice abbraccio e capisci che forse, alla fine, nonostante quell’immenso mare vuoto in cui mi sembra di affondare ogni giorno di più, alla fine un senso alla tua vita ci potrebbe essere. I Veravirgo mi cantano una canzone melodica e dolorosissima e mi fanno pensare che alla fine di tutto questo dolore esista una specie di arrivo, di traguardo. Un’ambizione possibile da realizzare.
Questo orizzonte sono gli altri. Quale aspettativa posso avere nella mia vita se non quella di lasciar qualcosa alle persone che mi circondano? Ecco perché mi basta un semplice sorriso, che forse vuol dire «Ehi…guarda che ti voglio bene…guarda che sono qui per te», mi basta questo e quasi quasi riesco a pensare che la vita può esser bella.
Il Piccolo Principe si sente sciogliere di fronte agli occhi sinceri di un’amica che gli dimostra con uno sguardo tante e tante cose.
Non ho ispirazione,si vede…non dico nulla di interessante…
Lancio speranze che a me consentono di accettare la mia vita con un piccolo, minuscolo pizzico di serenità.
Perché il male non può niente contro il bene.
Avrò tutte le paure del mondo ma è solo grazie a voi che posso sperar di andar avanti. Non toglietemi mai quei sorrisi splendidi,ve ne prego; cercherò di non darvi mai motivo di farlo ma voi non privatemi di questa forza…

Siete tutti indispensabili…Grazie ancora di tutto…

Ora taglio…
Il Piccolo Principe saluta il suo piccolo pubblico
di Sognatori
e
Sognatrici…

09 October 2006

Gli idioti sono quelli che ridono sempre, ma solo le persone tristi sono quelle felici

Ehilà...
sono ancora qui, il Piccolo Principe degli infelici torna. Sembra strano, ma questa sera ai bordi delle sue labbra sembra incresparsi un timido sorriso.
Nemmeno lui capisce bene il perchè di questa sensazione. Eppure ora è solo. Ha perso la persona a cui teneva di più di tutte. Però sorride, senza capirne il perchè...
Si sente parte di qualcosa di nuovo, qualcosa da cui per troppo tempo si era allontanato.
Ascolta i Veravirgo e guarda il monitor che gli rimanda un tiepido soffio di umanità.
Si fa tante domande il nostro piccolo eroe scalzo. Si guarda intorno, vede questo mondo nuovo e ancora offuscato, un po come quando alla mattina ti svegli e non riesci ad aprir subito gli occhi perchè sei abituato all'oscurità, vede questo mondo e allunga le mani.
Tocca le pareti del suo nuovo mondo. Si accorge che è veramente troppo tempo che manca da quei luoghi, da quei dondoli in quei giardini, così dolci e così semplici.
E allora ecco che si da da fare: vuole assolutamente toglier tutte le ragnatele che ha lasciato proliferare nel suo mondo, vuole lucidare tutti queli legami che aveva abbandonato per concentrarsi unicamente su quello scrigno che prima gli sembrava tutto ma che ora si è rotto. Frantumato in mille pezzi.
Il piccolo Principe guarda la sua amica con le scarpe da ballerina ai piedi. La guarda piangere. Vorrebbe dirle «No...non piangere tesoro mio...Non vedi che quelle lacrime non le meriti?? Ehi piccola..non soffrire solo perchè sei troppo dolce o troppo vera...» ma non lo dice...
Si limita a stringerla e a dirle che lui è li per e con lei. E che ci sarà sempre.
Piccola amica asciugati le lacrime e mettiti il tuo vestito più bello, quello con tante lustrine e tanti strascichi, perchè oggi ti porto fuori. Ti porto in giro e ti faccio vedere che in fondo il mondo non merita di piegarci al suo sadismo. Piccola ballerina mia siediti dietro di me e metti le braccia intorno alla vita del Piccolo Principe e inizia a sorridere. Ascolta il vento scivolare tra i tuoi capelli e guarda il cielo che ti sorride. è solo soffrendo che puoi capire quanto profondo sia il tuo essere. Per convincersi di ciò al Piccolo Princpie è toccato cadere sul fondo e star male. Ora Lui vorrebbe evitarti questo, ma sa che non si può, sa che bisogna star male per rialzar la testa.
Mia dolce ballerina fammi un sorriso e fammi commuovere. Fammi sentire che tu la tua vita la ami. Che vuoi continuare a faticare per sorridere giusto un secondo in più.
Dammi la mano e andiamo insieme sempre avanti.
Il Piccolo Principe è con te, e ti vuole vicina per sorridere insieme.

05 October 2006

Inserisco una breve parentesi

salve,volevo scrivere queste righe per rispondere(ma rispondere nn è la parola giust,vorrei+che altro spiegare) ai due commenti su un mio post ftt sull'altro mio blog(post che peraltro è presente anche qui)...
Comunque..per primo volevo chiarire una cosa, qnd parlo di ruoli da protagonisti, di attenzioni e di occhi puntati, non mi voglio riferire a ciò che desidero, era una sorta di riflessione riguardo l'attggiamento delle persone,di cui probabilmente,anzi sicuramente tu non fai parte...il fatto che tu mi abbia scritto quelle cose mi ha impressionato,perchè ti sei messa in gioco con me riguardo qlcs di veramente intimo e l'hai voluto condividere con me..
io parlo di desiderio di morire..confesso di no esagerare qnd parlo così,anke xk qll scrivo non è x nulla meditato o pensato,è semplicemente scritto sull'onda del momento. Quindi molto cose saranno strane, stupide, discordanti tra loro; ma quella lì è la mia testa. Probabilemtne è vero che il mio primo desiderio sia di attenzioni,senno k cazzo scrivo a fare su un blog??
Io penso tutto qll che ho scritto, non cambierei una virgola. Ho desiderato spesso quel tipo di fine,bloccato sempre dalla paura.. So che è stupido perchè se uno si fa bloccare da questo allora forse non ha nemmeno la voglia di morire,xò x me le cose sono così. Quando parlo di Limbo mi riferisco a quello.
Però alla fine l'unica cosa che voglio è rigraziarvi per condividere con me questi momenti e voglio ringraziare tu per esserti esposta così per avvicinarti a me.
Forse il mio difetto è ke molto spesso non dico quello che penso ma lo scrivo. E se lo scrivi perde tanto,xò non riesco a parlarne,non so il perchè..magari un giorno ti avvicinerò e ti dirò "parliamone insieme".. fin'allora cerchiamo di parlare con questi tasti di plastica..
ti voglio bene erchè sei una delle poche che è sempre stata onesta, nel bene ma soprattutto nel male. e ti sarò sempre riconoscente.. un bacione..

04 October 2006

Il Giovane Lord


Il Piccolo Principe ha deciso che è il momento di fermarsi per un attimo. Per un attimo il nostro piccolo eroe triste ha avuto un sussulto.
Stava correndo come al solito lungo l’impervia strada della sua vita, fatta di scalini, nebbia e buche, inciampando come al solito, continuando a ferirsi e a soffrire sempre di più quando all’improvviso è comparso qualcuno dall’appannato orizzonte annebbiato… era un personaggio strano, qualcuno l’avrebbe chiamato Posh, ma per noi sarà il Giovane Lord. Questo Giovane Lord lo fa frenare bruscamente. Gli dice che ha perso di vista la retta via, che si sta inerpicando per un sentiero sbagliato che non fa altro che farlo ruzzolare sempre più nelle profondità…
Il Piccolo Principe lo guarda interdetto.
Sinceramente non capii subito quello che voleva dirmi, non capivo a cosa mi potevano servire quegli incoraggiamenti. Ma poi compresi. Compresi tutto davvero.
Quel Giovane Lord se ne stava lì, davanti a me. Mi guardava con un sorriso, guardava dentro di me e vedeva cosa mi stava succedendo dentro.
Lui aveva capito tutto.
Sembrava incredibile ma il Giovane Lord sapeva tutto di me. Sapeva chi era quella ragazza dai biondi capelli che mi faceva sognare un amore che mai avrei potuto stringere nella mia anima, sapeva anche che dentro di me c’era una forza che dovevo tirar fuori. Una forza che ci aveva una volta uniti in una lotta contro il destino che ci sferzava con le sue dosi di cinismo e che ci aveva reso vincitori di quella battaglia. Una forza che ora dovevo saper far valere. Grazie alla quale il Piccolo Principe doveva risorgere dalle tenebre in cui stava piombando.
Il Giovane Lord conosceva già il Piccolo Principe. Mi conosceva già. E viceversa.
Il Piccolo Principe lo guardò negli occhi, con le lacrime che si affacciavano tiepidamente e che disegnavano una sottile linea luccicante sul suo volto. Il Piccolo Principe prese il suo amico per le mani e lo guardò negli occhi. E gridò. Gridò così forte che lo sentirono tutti. Cercò con quell’urlo di allontanare tutte le nebbie che lo avvolgevano, tutti i dolori che lo stavano torcendo. Gridò e gridò ancora. Il Piccolo Principe piangeva e gridava. Si calmò dopo esser caduto in ginocchio. Guardò dal basso il Giovane Lord che gli sorrideva e gli poggiava una mano sulla testa. Il calore di quella mano, di quelle parole, di quell’affetto quasi ormai dimenticato lo destarono. Il Piccolo Principe si alzò in piedi e guardò negli occhi il Giovane Lord. «Grazie»
«Non mi ringraziare -sussurrò il Giovane Lord-, ora voltati e corri, ma questa volta corri via verso la luce, è quello il tuo posto; io ti attenderò lì… »
«Grazie»
Il Piccolo Principe si girò e cominciò a correre a perdifiato. Piangeva a dirotto. Singhiozzava. Ma dopo un po’…quando si dovette fermare perché ogni muscolo del suo corpo gli doleva… fece qualcosa che non faceva da tanto, tantissimo tempo…
…sorrise…


Grazie Giovane Lord
Ti ringrazio con tutto il cuore…
Ti ringrazio di tutto…

Grazie mio primo discepolo..

GRRRRAAZZIE...
Luca mio, amico di mille avventure e compagno di tante sventure... sei la prima persona in assoluto che si dedica a commentare il mio blog.. rimarrai negli annali del blog...
al di la di questo la tua amicizia per me è qualcosa di veramente importante..sappilo.. perchè di persone come te in giro ce ne sono poche..anzi..non credo ce ne siano..
ora il Piccolo Principe si impegna in una solenne promessa..
il prossimo post di quelli seri sarà dedicato a te..dedicato al mio amico più lontano e più caro..
grazie di tutto Luca.. il Piccolo Principe ti è riconoscente.. sei il primo personaggio, anzi il secondo a dir la verità (il primo, pardon, la prima, è la ragazza dai biondi capelli) a far la sua comparsa in questo mondo. Il mondo del Piccolo Principe. Un mondo pauroso è vero, un mondo che troppo spesso sembra debba richiudersi su se stesso, ma che proprio grazie a persone come te riesce a sopravvivere e tirare avanti. Esattamente come il fa Piccolo Principe: lui tira avanti, spesso in mezzo alle lacrime, ma con la sicurezza di aver di fianco persone icredibili come voi.

...grazie di tutto amici miei...
..grazie di tutto Luca...

03 October 2006

Il Piccolo Principe e la ragazza dai capelli d’oro

Forse è il momento che cominci a presentarmi.
Io sono il Piccolo Principe. Sono giovane, ho dubbi su quasi ogni cosa che mi circonda.
Non capisco quasi nulla nel casino in cui vivo. Mi capita,ultimamente molto più spesso sinceramente, di stancarmi della mia vita,di desiderare di farla finita. Sono il Piccolo Principe degli infelici.
Soffro tanto. Per un sacco di motivi differenti. C’è una ragazza, bionda. Sono pazzo di lei.
Ma lei non sarà mai mia, tranne uno sfuggevole bacio in un aeroporto. Mi manca. Non c’è mai stato nulla tra noi ma lei mi manca come il primo amore. Lei non lo saprà mai.
Cara mia ragazza dai biondi capelli, ti mando un bacio dal più profondo del mio cuore. Ora tu sarai da qualche parte lontano. A far la tua vita, a baciar qualcun altro che vorrei esser io. A farti coccolare da mani che vorrei fossero le mie. A sentirti dire le parole che vorrei sussurrarti io.
Un bacio che mi porterò dietro tutta la vita.
Un misero istante di felicità! È più di quanto potessi desiderare in tutta la mia vita. Non so il perché ma in quel momento ho sentito qualcosa che sinceramente non posso nemmeno spiegare. Una sorta di calore sulle mie labbra. Piccola ragazza dai biondi capelli io sono cotto di te. Mi hai regalato l’istante più folgorante della mia vita. Ma non sarai mai mia.
E questa è una vera ingiustizia. Io e te dovremmo aver la possibilità di esser felici insieme.
Io e te dovremmo almeno poter provare se si può amarsi da due pianeti così lontani ma così simili come i nostri.
E allora mi sembra di errare senza un vero motivo cara la mia ragazza dai biondi capelli.
La sensazione di camminare immerso in una cortina di spesso fumo rosso da cui posso salvarmi solo grazie a te. Solo tu mi dovresti guidare in questa nebbia per portarmi in un posto dove il sole illumina le tue guance e i tuoi capelli.
Prendimi per mano ti prego.
Desidero solo abbracciarti e dirti tutto quello che in due settimane non si può dire.
Desidero solo capire perché tu mi provochi tutto questo. Cos’hai di così speciale da farmi scrivere che sono cotto di te.
Perché io sono innamorato di te ragazza dai biondi capelli.
E scusami se non sono capace di amarti tanto da farmi amare.


Tuo per sempre…
….il Piccolo Principe…

30 September 2006

Comincio una nuova avventura con la solita sfiducia nel mio avvenire...

Inauguro ora,alle 0.00 di oggi il mio blog...
Inserisco per l'occasione un mio intervento scritto qualche minuto fa..
Nessuno prob lo leggerà mai ma pasiensa...

Un sottile strato di rugiada sul casco

Riflettere a volte mi piace, mentre altre volte preferisco stendermi sul letto con la mente sgombra da tutti i miei caotici pensieri e rilassarmi. Intanto lo stereo mi propone una dolce canzone molto riappacificante. Mi sento in sintonia con ciò che mi circonda in questa stanza. È piacevole avere l’impressione di avere una sorta di controllo su ciò che mi sta intorno.
Il cd passa alla canzone successiva. Vinicio Capossela. Un pezzo di una dolcezza infinta.
E i miei pensieri dilagano. Mi viene da pensare all’amore. A cosa sia se non il desiderio di essere amati e aver la possibilità di amare. L’amore non è eterno. L’istinto sessuale fa muovere il mondo. A mio avviso ciò che ci tiene in vita è il nostro istinto di cacciatori. Quando vediamo una bella ragazza vorremmo che fosse nostra. Che potessimo prenderla e far l’amore con lei. L’amore è congelamento e sterilizzazione di tutto questo, al fine di prolungare l’esistenza stessa di questo amore. E penso alla morte. Soprattutto penso a come morirò. Quando. Penso a perché così tanto spesso abbia desiderato la morte. Penso fino a dove mi sono spinto per cercarla. A cosa ho fatto in certi momenti sperando di morire. Ho fatto cose assurde. Ma sono ancora qui. Uccidermi sarebbe troppo. Ho paura di non vivere più. Non è la morte a farmi paura. È rinunciare a vivere. Perché, per quanto io sinceramente disprezzi la mia vita, non posso comunque rinunciare a questo. Perché io, seppur in questo mio infasto destino, vivo. Vivo e non voglio non vivere. Ma vorrei morire…
Il cd mi offre un pezzo che si intitola “Mad World”. Il ritornello recita “…E trovo un pò buffo e trovo un pò triste che i sogni in cui muoio sono i più belli che abbia mai fatto…”.
Vaffanculo Micheal Andrews. Mi hai rovinato tutto. Hai sintetizzato il mio malessere e ne hai fatto una canzone del cazzo per bambini.
Io desidero morire più spesso di quanto io stesso non creda. Miro a tante mete diverse, ma tutte ugualmente irraggiungibili. Bellezza amore cultura simpatia cordialità intelligenza intuitività talento creatività spettacolarità empatia lucidità comprensività ragionevolezza astuzia magnificenza forza speranza immortalità felicità atletismo capacità idealismo diplomazia demagogia risolutezza savoir-fair spensieratezza. Non sarò mai abbastanza in nessuna di queste, per il semplice fatto che non esisterà mai un abbastanza. E allora cosa vivo a fare? Vivo per inseguire per tutta la vita la mia vita stessa? Ecco perché l’altro giorno scorso ho preso il mio motorino alle quattro di mattina e ho cominciato a sfrecciare con i fari spenti ovunque mi portasse il mio istinto. Ho sperato tante volte nel sadico intervento della signora in nero. Mi ero già immaginato tutto. Avevo già visto il mio quadro perfetto. Fotogramma per fotogramma. Avevo immaginato la macchina che sbucava all’improvviso, i miei riflessi troppo lenti, il mio terrore, lo schianto di violenza inaudita. Avevo immaginato i fari della macchina andare in mille pezzi e il mio motore accartocciarsi e rimbalzare prima sulla macchina per poi scartare verso terra e strisciare per qualche metro lasciando scure righe sull’asfalto. Mi ero immaginato il mio corpo sospeso in aria che si schiantava contro l’asfalto gelato e le mie braccia che strisciando si laceravano e schizzavano ovunque macchie di sangue. Mi ero immaginato il mio corpo in posizione prona. Il casco lontano diversi metri e la mia faccia piena di scortichi e ferite. Mi immaginavo il sapore di sangue nella mia bocca, i denti spaccati e la lingua piena di tagli con i piccoli frammenti di denti infilati in essa. E poi, soprattutto, mi immaginavo il totale silenzio. Mi immaginavo che il conducente avesse perso coscienza e giacesse sul sedile della sua auto, incolume. Mi immaginavo di esser cosciente ma di sentirmi debolissimo. Di vedere il mio sangue dappertutto e sentire il silenzio trapanarmi la testa. Mi sembra di averla vissuta questa scena. Mi sembra di sentire ogni più piccolo dettaglio come realmente accaduto. Mi immaginavo gli alberi avvolti nell’oscurità del mattino. La macchina, il motore e io, riverso a terra. Ho sognato questo momento a lungo. Mi sembra di sentire il freddo dell’asfalto e dell’aria invernale. Un sottile strato di rugiada sul casco. Sentire le mie membra che si intorpidiscono lentamente ma inesorabilmente. Il mio rifiuto di non gridare. Non volevo che nessuno accorresse. Ho sognato tutto questo molte volte. Anzi, l’ho desiderato. L’ho bramato.
Ma niente è successo. Sono ancora qui. Imprigionato nelle mie routine. Negli impegni insignificanti. Circondato da tante persone ma desideroso di solitudine e sofferenze. Non potete nemmeno immagino quanto desidero queste cose. Solitudine, in una stanza buia. E sofferenza. Voglio esser al centro del palco a soffrire davanti a tutti voi. Voi, inutili spettatori che non potrete interagire con me, l’attore principale. Tra noi si erige una barriera di superficialità e di condoglianze che non fanno altro che farmi soffrire di più. Ma non mi lamento, anzi. L’ho desiderato così a lungo che quasi non mi sembra vero.
Voglio morire per pigrizia si potrebbe dire. O per insofferenza. Non lo so e non mi interessa. Mi basta andarmene da qui e da voi.
Scusate l’antipatia e la misantropia. Lasciatemi morire. Davvero amici miei. Lasciatemi morire e scusate tutti i miei difetti.
Ma io non morirò. Non avrò mai la forza di morire. Così come non ho la forza per vivere.

A me è riservato solo il limbo.

Il cd cambia canzone. Ancora “Mad World”. Dev’essere un segnale.