21 October 2006

Stelle sfumate...

Il Piccolo Principe cammina guardandosi i piedi scalzi... osserva le dita annerite dalla lunga marcia nel fango e nella sporcizia... sente freddo e gli sembra che l'umidità gli sia penetrata nelle ossa... si stropiccia un occhio con il dorso della mano e guarda attraverso gli alberi del bosco, senza veder altro che oscurità... "Perchè continuo a camminare? Dove sto andando?" la terra umida gli risponde con un lungo silenzio opaco... "Cosa sto cercando? Ho una casa dove tornare, ho di che sopravvivere, ho compagni fedeli che mi accompagnano nel mio lento scorrere quotidiano... cosa cerco io qui?" Il fiume scorreva a pochi metri da lui... si inginocchiò e vi immerse una mano, toccò il fondale e dissotterrò una conchiglia ancora chiusa...
"Questa conchiglia è come me...è fuori posto, dovrebbe trovarsi nell'acqua ma è qui nella mia mano...cosa mi da il privilegio di poter decidere la sorte di questo piccolo esserino?"
Il Piccolo Principe adagiò sul fondo la conchiglia e la guardò sparire nei flutti...
"Ho letto libri, fatto esperienze, conosciuto persone, ma non capisco quale sia il meccanismo che regola il mio esistere..." Con piccoli passi aggraziati si diresse verso un albero e iniziò ad arrampicarvisi su... il secco dolore alle mani lo faceva sentire vivo... a un certo punto un ramo si spezzò fragorosamente e il Piccolo Principe precipitò a terra con un sordo schianto...
Una goccia di caldo sangue gli cadde sul naso e piano piano una sottile linea purpurea gli si disegnò sulla fronte, scendendo a lambire la bocca... Il volto del Piccolo Principe si distese in un sorriso... «Amico albero..grazie.. ora capisco.. noi corriamo verso una meta sconosciuta.. ma forse l'equilibrio che cerchiamo ce l'abbiamo dentro e più ci muoviamo e più ci agitiamo più ce ne allontaniamo, devo smettere di salire, di tendere a ciò che non posso raggiungere e devo semplicemente fermarmi, ascoltare il suono del mio animo capendone le vibrazioni... Dentro di me c'è tutto: amore amicizia passione intelligenza astuzia forza coraggio...è dentro di me che posso trovare tutto questo...»
Il Piccolo Principe si alzò in piedi e si scrollò le foglie di dosso... guardò il cielo e si asciugò la piccola goccia che gli scendeva sulla guancia.. era una lacrima o una goccia di sudore? Si diresse verso il fiume e si lavò il volto nella pungente acqua di montagna... con gli occhi bagnati e chiusi si fermò ed ascoltò il gorgoglio del fiume..
c'era qualcosa di strano..qualcosa di diverso da prima...
il fiume stava ridendo...

18 October 2006

Fiumi insuperabili...

Mi sento sospeso...

Mi sento caduco...

Avverto la mia vita appesa a un filo...C'è una sola cosa che mi rende felice dentro, un sogno, una consapevolezza intima che c'è una persona legata a me da qualche parte...

Ti ammiro

Ti ammiro perchè sei cento volte più forte di me, perchè riesci a dar valore a tutto e soppesare la realtà incrociandola coi sogni...Riesci a esser forte sempre e comunque...
Io ho tanta paura mia dolce creatura...ma sono sereno perchè so che quel filo di dolcezza che ci univa ancora ci unisce...so qual'è la realtà, comprendo le impossibilità insite nel nostro destino...ma a me basta sapere che ovunque tu sia, per quanti chilometri quanti baci quanti sogni infranti quanti destini spezzati ci separino, tu mi riservi un piccolo posto nel tuo cuore... ti chiedo solo di portarmi con te nel tuo cuoricino perchè è li che si trova la mia felicità...
Il Piccolo Principe è felice quando sa di aver amore dalla persona che ama...la sua ragazza dai capelli d'oro rimane impressa nel suo cuore sempre e comunque, nulla cambierà questo... per quante ragazze lui conoscerà, per quanti ne conoscerà lei...il Piccolo Principe è convinto che questo filo d'amore non potrà esser reciso...

Il Piccolo Principe avanza di un passo sulla terra porosa e morbida sotto i suoi piccoli piedi scalzi...
Ancora un passo
Le dita dei suoi piedi incontrano la fredda acqua di un torrente... Lentamente il Piccolo Principe alza gli occhi e osserva la corrente impetuosa che gli scorre davanti... il torrente non è un torrente, è un fiume, un fiume impetuoso, inguadabile... alza ancora lo sguardo...
...e la vede...
è esattamente dove si aspettava che fosse...e gli sorride con quello sguardo che per lui è una scintilla di vita... gli sorride e gli manda un bacio...
Il Piccolo Principe avanza nell'acqua gelata di un passo ancora, immergendo anche le caviglie... vuole correre, vorrebbe volare da lei...
Lei avanza di un passo e gli parla, gli dice che anche lei pensa a lui, che anche lei la sera, quando si stende nel suo letto troppo freddo e scomodo per il suo corpo delicato, gli manda un pensiero dal profondo e chiede al cielo che tutto vada bene...
Poi la ragazza dai capelli d'oro si arresta, si accorge che non può avventurarsi oltre, che l'impeto del fiume è troppo forte...e lancia un sorriso malinconico...
«Fermati Piccolo Principe. Non spingerti oltre, questo è il nostro limite... Questo non cambia nulla, lo sai anche tu, ma questo è il nostro limite... Piccolo Principe fermati e guardami negli occhi, è qui che troverai tutto l'amore che cerchi, non essere ostinato...»
Ma il Piccolo Principe non ci riusciva, lui non riusciva ad accettare di fermarsi... L'acqua gli cingeva ormai la vita ma lui sforzava tutti i muscoli del suo corpo per raggiungere la sua Ragazza dai capelli d'oro... «No mio giovane principe... accetta la realtà, non voglio rinnegare quello che provo per te...quello che ti ho detto rimarrà sempre e comunque...per me sarà sempre un sogno...non voglio darla vinta a questa vita...non voglio uccidere questo sogno...e ricordati:io non ho rinunciato al nostro sogno...»
Poi il Piccolo Principe non sentì più nulla, sentì l'acqua gelata entrargli in gola e perse ogni punto di riferimento... non capiva più quale fosse il sopra o il sotto, apriva gli occhi e sentiva bruciare, avvertiva l'odore salmastro dell'acqua nella gola e nei polmoni...
...ma sapeva che lei era ancora li...
...e doveva raggiungerla...
emerse dall'acqua in un turbinio di spruzzi e inghiottì aria avidamente...la vide con le lacrime agli occhi, preoccupata per lui...
...poi il buio...
Si ritrovò a terra, fradicio e dolorante... lei era ancora li e lo guardava sorridendo...in quel sorriso era insito tutto l'amore che li legava... lui si alzò tremante, si sentiva così stupido e impulsivo..
«Piccolo Principe guarda i miei occhi... Le parole che ti ho detto ci uniscono ora e ci uniranno per sempre..ogni volta che ci cercheremo ci ritroveremo, nonostante tutto ci ritroveremo...» si voltò e iniziò ad allontanarsi, scomparendo sempre di più nella foschia...
Il Piccolo Principe tratteneva a stento le lacrime.. «MA IO TI A..»«Lo so Piccolo Principe...Lo so davvero, e tu sai come stanno le cose per me...» e svanì nella nebbia...

Il Piccolo Principe si sedette sulla riva terrosa del fiume e guardò il cielo...la notte era scesa più repentina del solito... guardò le stelle e negli astri vedeva riflessa la luce del suo amore, vedeva la magica forza dell'amore...
Sorrise al cielo, al destino, all'amore, ai pericoli insormontabili e a quelli da niente, sorrise alle stelle luminose e alle rinuncie di ogni giorno, alle delusioni, alle conquiste, al dolore e alle lacrime... "è vero...so esattamente come stanno le cose per lei..." ...sorrise alla vita.. sorrise alla Ragazza dai capelli d'oro...

perchè sapeva... che da qualche parte anche lei stava facendo lo stesso...

16 October 2006

Il Piccolo Principe senza il Piccolo Principe

Corro con gli occhi semichiusi in mezzo a un bosco continuando ad inciampare, davanti a me c'è una persona che per qualche motivo non riesco a raggiungere... vedo la sua schiena bianca e vorrei allungar una mano ma ogni passo che faccio sembra esser seguito da due indietro... ogni volta che ho l'impressione di poter cingere questa persona con le mie braccia ecco che si allontana, che diventa sfuggevole, si dilegua e mi lascia solo la speranza...
ieri penso di essermi avvicinato e ecco che oggi mi sembra che voglia di nuovo allontanarsi...
Il Piccolo Principe non capisce, non sopportà più di desiderare ciò che non può avere e avere ciò che in fondo non desidera, non riesce a capire...
Forse in questo momento desidera una sola cosa, ma non può averla, sa che non potrà mai averla, sa che potrà solamente attaccarsi ai sogni e ai desideri, ma fatica ad accettarlo...
Perchè l'ingiustizia deve risiedere proprio nel più intimo dei nostri desideri? Perchè devo esser constretto a rinunciare al mio più grande desiderio? Perchè viviamo in un mondo nel quale i nostri desideri hanno dei limiti?
Ognuno di noi ha un sogno, una persona, una meta che non potrà mai raggiungere, non potrà mai avere.
Il Piccolo Principe guarda lo specchio impolverato appeso al muro scalcinato della sua piccola casetta di legno sulla riva del fiume e vede che dentro ai suoi occhi c'è un volto, c'è un'anima che non potrà mai legare veramente a se, per colpa di nessuno, per colpa del mondo.
«Anima mia, rispondimi...perchè devo soffrire così? Perchè ti beffi di me scuotendo il mio cuore? Io ho un sogno mia piccola anima di velluto,uno solo...perchè tu ti allei con l'avverso destino e mi beffeggi con i dardi della detestabile malasorte? Il fato mi sorride unicamente per aver la soddisfazione di potermi far soffrir di più e quando mi concede qualcosa lo fa per poter aver l'occasione di privarmene...ti prego, io bramo solo una cosa, ma non potrò mai stringerla con le mie piccole mani...come potrei mai conviver io con cotale consapevolezza?Perchè non posso far altrimenti...ecco perchè...»
Una perfetta lacrima rotonda scivola sinuosa sulla sua guancia e si infrange sul pavimento...il Principe sorride al cospetto del suo riflesso disperato, o forse è lo stesso riflesso a rider di lui?
Allora si scaglia contro lo specchio, lo serra forte tra le mani e lo scaglia lontano attraverso la stanza e lo vede schiantarsi contro il pavimento impolverato. Afferra uno dei tanti frammenti acuminati e se lo affonda con tutta la sua forza nel petto...
L'aria esce dai suoi polmoni come un rigurgito
Stringe ancora tra le mani il vetro e continua ripetutamente a infierire su se stesso con tutta la violenza che il suo corpicino gli permette. Si ferma solo quando si ritrova in ginocchio in uno scuro lago di sangue, osserva la mano che sostiene l'ormai pesantissimo pezzo di specchio.
Un respiro.
Guarda la sua lunga veste tutta stracciata e sente di esser lordo di sangue fino agli occhi.
Un respiro. Il ritmo dei battiti rallenta.
Per terra vede il suo riflesso frammentato.
Un respiro. Sempre più affannoso.
Sangue in bocca.
Un respiro nuovo non arriva, cerca aria ma sente solo sapore di sangue.

Poi si desta

Di fronte a lui ancora lo specchio appeso al muro «Ho immaginato tutto questo?» Si avvicina allo specchio per guardar meglio la lacrima che si trova in equilibrio tra il suo occhio e la sua guancia. Sembra tinta di rosso. Si asciuga con la manica poi appoggia la mano contro lo specchio e si allontana.
L'impronta sullo specchio si dirada lentamente e al suo posto rimane solo la desolatezza e il vuoto delle rinuncie.

15 October 2006

Una lacrima per aprirsi al destino. Il Piccolo Principe rinasce dalle sue ceneri

Mi ritrovo davanti al mio solito schermo bianco con tante cose che girano per la mia testa, e come sempre accompagno i miei deliri con qualche canzone...stasera tocca a Billy Joel con "She's always a woman to me"...una canzone dolcissima ma disincantata e disincantevole,vi consiglio di leggervi il testo. Comunque oggi è stata una giornata strana, per un po' dolorosa, poi a dir poco estatica.. gg mi sono state dette delle cose fantastiche,che aspettavo di sentire da mesi...

A volte mi capita di pensare all'amore

Ora...l'amore non so cosa sia...l'amore è desiderare una persona anche se non puoi averla, quando alla fine sai che non potrete mai stare insieme, ma non per questo smetti di amare... Amore è credere che la ragazza che ami è da qualche parte,e anche lei ti ama quanto tu ami lei, e che nonostante la distanza,il dolore, i desideri infranti, gli ostacoli e l'abisso voi due rimanete li, rimanete li e vi amate perchè sapete entrambi cosa vi unisce...
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Il Piccolo Principe osserva il suo libro strappato, il libro che lui sta scrivendo... ha deciso di tenere una sorta di diario di vita perciò ripercorre a ritroso gli ultimi tempi... le amicizie quasi perse, l'incontro fatale in una landa lontana e remota, il naufragio dei desideri, la fine del suo mondo di amore, l'implosione di se stesso nel suo dolce cadere verso l'oscurità, le mani che lo afferrarono quel giorno e che ancora continuano a sorreggerlo... scrive di lui, delle cose che pensa, delle cose che sente... poi arriva a oggi, pensa alle cose che gli si muovono dentro, al suo cuoricino che palpita e gli sembra di volare insieme alla sua ragazza dai biondi capelli nel mezzo di centinaia di bianche stelle su un fondo scuro come l'infinito universo freddo...
Il Piccolo Principe pensa a tutti gli amici, tutti i compagni di avventura e pensa che forse,alla fine, la vita la si può amare davvero...
Prende il foglio e vi disegna un cuore, poi strappa la pagina e la stringe tra le mani fino a che questa non si polverizza e diventa come sabbia...allora apre il pugno e soffia lontano tutto il suo amore che si spande nell'orizzonte arrossato dal tramonto del sole, poi sorride e si volta convinto che ora tutto il suo amore si stia spargendo per il mondo, per l'universo... tocca con lo stivale il cemento,prima avvisaglia della città, alza lo sguardo e dinnanzi a se vede ergersi e intricarsi i palazzi e le grandi opere dell'uomo, opere dalle quali si sente ogni istante più distante e incompreso...
Volta il capo un'ultima volta per guardare il tramonto cosparso del suo essere e gli sembra quasi che gli si appannino gli occhi per le lacrime a pensare alla vita...
Una lacrima cade sul cemento, e sembrerebbe quasi che in quel punto, da quel freddo materiale inerme, nasca un piccolo fiore...

11 October 2006

Grazie

Ok…lo ammetto: questa volta mi sono messo davanti alla tastiera senza un vero motivo. Non ho né l’ispirazione delle altre volte, né qualcosa da dire in particolare.
Oggi è stata una giornata strana. Mi è scivolato tutto addosso senza riuscire a capir neppure il senso di quello che capitava. Però non tutto è scivolato via. Ci sono cose, gesti, persone che ogni secondo lasciano il segno su di noi. Ti regalano un sorriso o un semplice abbraccio e capisci che forse, alla fine, nonostante quell’immenso mare vuoto in cui mi sembra di affondare ogni giorno di più, alla fine un senso alla tua vita ci potrebbe essere. I Veravirgo mi cantano una canzone melodica e dolorosissima e mi fanno pensare che alla fine di tutto questo dolore esista una specie di arrivo, di traguardo. Un’ambizione possibile da realizzare.
Questo orizzonte sono gli altri. Quale aspettativa posso avere nella mia vita se non quella di lasciar qualcosa alle persone che mi circondano? Ecco perché mi basta un semplice sorriso, che forse vuol dire «Ehi…guarda che ti voglio bene…guarda che sono qui per te», mi basta questo e quasi quasi riesco a pensare che la vita può esser bella.
Il Piccolo Principe si sente sciogliere di fronte agli occhi sinceri di un’amica che gli dimostra con uno sguardo tante e tante cose.
Non ho ispirazione,si vede…non dico nulla di interessante…
Lancio speranze che a me consentono di accettare la mia vita con un piccolo, minuscolo pizzico di serenità.
Perché il male non può niente contro il bene.
Avrò tutte le paure del mondo ma è solo grazie a voi che posso sperar di andar avanti. Non toglietemi mai quei sorrisi splendidi,ve ne prego; cercherò di non darvi mai motivo di farlo ma voi non privatemi di questa forza…

Siete tutti indispensabili…Grazie ancora di tutto…

Ora taglio…
Il Piccolo Principe saluta il suo piccolo pubblico
di Sognatori
e
Sognatrici…

09 October 2006

Gli idioti sono quelli che ridono sempre, ma solo le persone tristi sono quelle felici

Ehilà...
sono ancora qui, il Piccolo Principe degli infelici torna. Sembra strano, ma questa sera ai bordi delle sue labbra sembra incresparsi un timido sorriso.
Nemmeno lui capisce bene il perchè di questa sensazione. Eppure ora è solo. Ha perso la persona a cui teneva di più di tutte. Però sorride, senza capirne il perchè...
Si sente parte di qualcosa di nuovo, qualcosa da cui per troppo tempo si era allontanato.
Ascolta i Veravirgo e guarda il monitor che gli rimanda un tiepido soffio di umanità.
Si fa tante domande il nostro piccolo eroe scalzo. Si guarda intorno, vede questo mondo nuovo e ancora offuscato, un po come quando alla mattina ti svegli e non riesci ad aprir subito gli occhi perchè sei abituato all'oscurità, vede questo mondo e allunga le mani.
Tocca le pareti del suo nuovo mondo. Si accorge che è veramente troppo tempo che manca da quei luoghi, da quei dondoli in quei giardini, così dolci e così semplici.
E allora ecco che si da da fare: vuole assolutamente toglier tutte le ragnatele che ha lasciato proliferare nel suo mondo, vuole lucidare tutti queli legami che aveva abbandonato per concentrarsi unicamente su quello scrigno che prima gli sembrava tutto ma che ora si è rotto. Frantumato in mille pezzi.
Il piccolo Principe guarda la sua amica con le scarpe da ballerina ai piedi. La guarda piangere. Vorrebbe dirle «No...non piangere tesoro mio...Non vedi che quelle lacrime non le meriti?? Ehi piccola..non soffrire solo perchè sei troppo dolce o troppo vera...» ma non lo dice...
Si limita a stringerla e a dirle che lui è li per e con lei. E che ci sarà sempre.
Piccola amica asciugati le lacrime e mettiti il tuo vestito più bello, quello con tante lustrine e tanti strascichi, perchè oggi ti porto fuori. Ti porto in giro e ti faccio vedere che in fondo il mondo non merita di piegarci al suo sadismo. Piccola ballerina mia siediti dietro di me e metti le braccia intorno alla vita del Piccolo Principe e inizia a sorridere. Ascolta il vento scivolare tra i tuoi capelli e guarda il cielo che ti sorride. è solo soffrendo che puoi capire quanto profondo sia il tuo essere. Per convincersi di ciò al Piccolo Princpie è toccato cadere sul fondo e star male. Ora Lui vorrebbe evitarti questo, ma sa che non si può, sa che bisogna star male per rialzar la testa.
Mia dolce ballerina fammi un sorriso e fammi commuovere. Fammi sentire che tu la tua vita la ami. Che vuoi continuare a faticare per sorridere giusto un secondo in più.
Dammi la mano e andiamo insieme sempre avanti.
Il Piccolo Principe è con te, e ti vuole vicina per sorridere insieme.

05 October 2006

Inserisco una breve parentesi

salve,volevo scrivere queste righe per rispondere(ma rispondere nn è la parola giust,vorrei+che altro spiegare) ai due commenti su un mio post ftt sull'altro mio blog(post che peraltro è presente anche qui)...
Comunque..per primo volevo chiarire una cosa, qnd parlo di ruoli da protagonisti, di attenzioni e di occhi puntati, non mi voglio riferire a ciò che desidero, era una sorta di riflessione riguardo l'attggiamento delle persone,di cui probabilmente,anzi sicuramente tu non fai parte...il fatto che tu mi abbia scritto quelle cose mi ha impressionato,perchè ti sei messa in gioco con me riguardo qlcs di veramente intimo e l'hai voluto condividere con me..
io parlo di desiderio di morire..confesso di no esagerare qnd parlo così,anke xk qll scrivo non è x nulla meditato o pensato,è semplicemente scritto sull'onda del momento. Quindi molto cose saranno strane, stupide, discordanti tra loro; ma quella lì è la mia testa. Probabilemtne è vero che il mio primo desiderio sia di attenzioni,senno k cazzo scrivo a fare su un blog??
Io penso tutto qll che ho scritto, non cambierei una virgola. Ho desiderato spesso quel tipo di fine,bloccato sempre dalla paura.. So che è stupido perchè se uno si fa bloccare da questo allora forse non ha nemmeno la voglia di morire,xò x me le cose sono così. Quando parlo di Limbo mi riferisco a quello.
Però alla fine l'unica cosa che voglio è rigraziarvi per condividere con me questi momenti e voglio ringraziare tu per esserti esposta così per avvicinarti a me.
Forse il mio difetto è ke molto spesso non dico quello che penso ma lo scrivo. E se lo scrivi perde tanto,xò non riesco a parlarne,non so il perchè..magari un giorno ti avvicinerò e ti dirò "parliamone insieme".. fin'allora cerchiamo di parlare con questi tasti di plastica..
ti voglio bene erchè sei una delle poche che è sempre stata onesta, nel bene ma soprattutto nel male. e ti sarò sempre riconoscente.. un bacione..

04 October 2006

Il Giovane Lord


Il Piccolo Principe ha deciso che è il momento di fermarsi per un attimo. Per un attimo il nostro piccolo eroe triste ha avuto un sussulto.
Stava correndo come al solito lungo l’impervia strada della sua vita, fatta di scalini, nebbia e buche, inciampando come al solito, continuando a ferirsi e a soffrire sempre di più quando all’improvviso è comparso qualcuno dall’appannato orizzonte annebbiato… era un personaggio strano, qualcuno l’avrebbe chiamato Posh, ma per noi sarà il Giovane Lord. Questo Giovane Lord lo fa frenare bruscamente. Gli dice che ha perso di vista la retta via, che si sta inerpicando per un sentiero sbagliato che non fa altro che farlo ruzzolare sempre più nelle profondità…
Il Piccolo Principe lo guarda interdetto.
Sinceramente non capii subito quello che voleva dirmi, non capivo a cosa mi potevano servire quegli incoraggiamenti. Ma poi compresi. Compresi tutto davvero.
Quel Giovane Lord se ne stava lì, davanti a me. Mi guardava con un sorriso, guardava dentro di me e vedeva cosa mi stava succedendo dentro.
Lui aveva capito tutto.
Sembrava incredibile ma il Giovane Lord sapeva tutto di me. Sapeva chi era quella ragazza dai biondi capelli che mi faceva sognare un amore che mai avrei potuto stringere nella mia anima, sapeva anche che dentro di me c’era una forza che dovevo tirar fuori. Una forza che ci aveva una volta uniti in una lotta contro il destino che ci sferzava con le sue dosi di cinismo e che ci aveva reso vincitori di quella battaglia. Una forza che ora dovevo saper far valere. Grazie alla quale il Piccolo Principe doveva risorgere dalle tenebre in cui stava piombando.
Il Giovane Lord conosceva già il Piccolo Principe. Mi conosceva già. E viceversa.
Il Piccolo Principe lo guardò negli occhi, con le lacrime che si affacciavano tiepidamente e che disegnavano una sottile linea luccicante sul suo volto. Il Piccolo Principe prese il suo amico per le mani e lo guardò negli occhi. E gridò. Gridò così forte che lo sentirono tutti. Cercò con quell’urlo di allontanare tutte le nebbie che lo avvolgevano, tutti i dolori che lo stavano torcendo. Gridò e gridò ancora. Il Piccolo Principe piangeva e gridava. Si calmò dopo esser caduto in ginocchio. Guardò dal basso il Giovane Lord che gli sorrideva e gli poggiava una mano sulla testa. Il calore di quella mano, di quelle parole, di quell’affetto quasi ormai dimenticato lo destarono. Il Piccolo Principe si alzò in piedi e guardò negli occhi il Giovane Lord. «Grazie»
«Non mi ringraziare -sussurrò il Giovane Lord-, ora voltati e corri, ma questa volta corri via verso la luce, è quello il tuo posto; io ti attenderò lì… »
«Grazie»
Il Piccolo Principe si girò e cominciò a correre a perdifiato. Piangeva a dirotto. Singhiozzava. Ma dopo un po’…quando si dovette fermare perché ogni muscolo del suo corpo gli doleva… fece qualcosa che non faceva da tanto, tantissimo tempo…
…sorrise…


Grazie Giovane Lord
Ti ringrazio con tutto il cuore…
Ti ringrazio di tutto…

Grazie mio primo discepolo..

GRRRRAAZZIE...
Luca mio, amico di mille avventure e compagno di tante sventure... sei la prima persona in assoluto che si dedica a commentare il mio blog.. rimarrai negli annali del blog...
al di la di questo la tua amicizia per me è qualcosa di veramente importante..sappilo.. perchè di persone come te in giro ce ne sono poche..anzi..non credo ce ne siano..
ora il Piccolo Principe si impegna in una solenne promessa..
il prossimo post di quelli seri sarà dedicato a te..dedicato al mio amico più lontano e più caro..
grazie di tutto Luca.. il Piccolo Principe ti è riconoscente.. sei il primo personaggio, anzi il secondo a dir la verità (il primo, pardon, la prima, è la ragazza dai biondi capelli) a far la sua comparsa in questo mondo. Il mondo del Piccolo Principe. Un mondo pauroso è vero, un mondo che troppo spesso sembra debba richiudersi su se stesso, ma che proprio grazie a persone come te riesce a sopravvivere e tirare avanti. Esattamente come il fa Piccolo Principe: lui tira avanti, spesso in mezzo alle lacrime, ma con la sicurezza di aver di fianco persone icredibili come voi.

...grazie di tutto amici miei...
..grazie di tutto Luca...

03 October 2006

Il Piccolo Principe e la ragazza dai capelli d’oro

Forse è il momento che cominci a presentarmi.
Io sono il Piccolo Principe. Sono giovane, ho dubbi su quasi ogni cosa che mi circonda.
Non capisco quasi nulla nel casino in cui vivo. Mi capita,ultimamente molto più spesso sinceramente, di stancarmi della mia vita,di desiderare di farla finita. Sono il Piccolo Principe degli infelici.
Soffro tanto. Per un sacco di motivi differenti. C’è una ragazza, bionda. Sono pazzo di lei.
Ma lei non sarà mai mia, tranne uno sfuggevole bacio in un aeroporto. Mi manca. Non c’è mai stato nulla tra noi ma lei mi manca come il primo amore. Lei non lo saprà mai.
Cara mia ragazza dai biondi capelli, ti mando un bacio dal più profondo del mio cuore. Ora tu sarai da qualche parte lontano. A far la tua vita, a baciar qualcun altro che vorrei esser io. A farti coccolare da mani che vorrei fossero le mie. A sentirti dire le parole che vorrei sussurrarti io.
Un bacio che mi porterò dietro tutta la vita.
Un misero istante di felicità! È più di quanto potessi desiderare in tutta la mia vita. Non so il perché ma in quel momento ho sentito qualcosa che sinceramente non posso nemmeno spiegare. Una sorta di calore sulle mie labbra. Piccola ragazza dai biondi capelli io sono cotto di te. Mi hai regalato l’istante più folgorante della mia vita. Ma non sarai mai mia.
E questa è una vera ingiustizia. Io e te dovremmo aver la possibilità di esser felici insieme.
Io e te dovremmo almeno poter provare se si può amarsi da due pianeti così lontani ma così simili come i nostri.
E allora mi sembra di errare senza un vero motivo cara la mia ragazza dai biondi capelli.
La sensazione di camminare immerso in una cortina di spesso fumo rosso da cui posso salvarmi solo grazie a te. Solo tu mi dovresti guidare in questa nebbia per portarmi in un posto dove il sole illumina le tue guance e i tuoi capelli.
Prendimi per mano ti prego.
Desidero solo abbracciarti e dirti tutto quello che in due settimane non si può dire.
Desidero solo capire perché tu mi provochi tutto questo. Cos’hai di così speciale da farmi scrivere che sono cotto di te.
Perché io sono innamorato di te ragazza dai biondi capelli.
E scusami se non sono capace di amarti tanto da farmi amare.


Tuo per sempre…
….il Piccolo Principe…