25 November 2007

Tradimento


Vorrei parlare con te.. sapere chi sei.. il tuo commento mi ha colpito..
Mandami una mail, sai il mio indirizzo.. non so se ti conosco, non so nulla di te..
Parlami.. è importante..

12 November 2007

Scrivere una canzone

Caro ragazzo, hai avuto un buon risveglio?
Ti sei già accorto che anche oggi il mondo non va meglio?
Hai già contato gli amici che ti faranno sentire solo?
Hai mai avuto l'impressione che ti venisse negato il volo?
Beh ragazzo, guardati pure intorno,
servirà solo a farti capire che sei solo su questo mondo.
Ripensa a tutti i tuoi momenti d'oro,
alle feste, le scopate, la corona d'alloro,
ripensa a tutte le volte che ti sei sentito importante.
Pensaci un momento e vedrai che tutto questo non vale niente.
Per quanto ami, per quanto credi,
non c'è niente che non ti schiaccierà sotto i suoi piedi.
Non c'è amicizia, non c'è amore eterno,
sei solo e sei perso; accetta questa condizione d'inferno.
Forse è ora di fermarsi, di riflettere un secondo,
come quando studi un libro così ora studia questo mondo,
analizza la tua vita nei pro e nei contro
accettane le conseguenze anche se ti faran sentire morto.
Caro ragazzo cominci a capire?
Siccome sei nato sei costretto a morire.
Quest'è l'unica certezza ma non prenderla con amarezza
perchè a volta una certezza si rivela ancora di salvezza.
Prendi la vita come uno scherzo infame,
per aver la meglio devi estrarre le tue lame,
devi esser pronto a farla grossa,
a rischiare tutto davvero anche finir dentro una fossa.
Prendi la pistola, sali sul cornicione,
avvicina la rotaia, metti il cappio in tensione,
lascia che il gas favorisca l'esplosione,
continua senza sosta ad andare in immersione.

Ecco caro ragazzo, ottimo tentativo!
Hai capito che la morte è l'unico palliativo,
meglio della droga e meglio dell'erba.
Perchè l'erba la gusti meglio stando steso sottoterra.

..posso solo dirti che fa male a entrambi,
e che anche la delusione..
c'è per entrambi..

09 November 2007

Demoni

Mi è mancato scrivere in queste pagine.
È servito per riflettere, per pensare un po'. È servito per capire che non ce la faccio davvero senza scrivere. In questi giorni ho capito che alla fine non voglio interessarmi di niente se non di dar libero respiro alle mie sofferenze. Ho capito, nel più doloroso dei modi, che scrivere è l'unico modo per far esplodere tutto quello che ho dentro perchè, purtroppo, solo il foglio bianco può accogliermi. E questo perchè nessuno, nessuno può capirmi.
Sono solo. Ci sono tante persone attorno a me ma purtroppo nessuna potrà mai arrivare fino al fondo del mio essere. Non so perchè. Forse, anzi, sicuramente, perchè sono sbagliato.
Sono diverso da voi. E chiunque di voi, dal più amato al meno sopportato, non riuscirà mai veramente a raccogliere l'ultimo degli strati della mia anima.
Io sono un artista. È l'unica cosa che posso fare perchè questo è l'unico modo per esprimere ciò che ho dentro.
Ciò che ho dentro.
Cosa c'è dentro di me? Cosa contiene il mio corpo? Cosa c'è dentro questa macchina orribile?
Mentre la musica mi accompagna e le note sembrano volermi cullare rimango solo davanti alla tastiera a vomitare tutto quello che mi viene in mente.
Fatemi un favore: non leggete queste parole giusto per leggerle, non prendele alla leggera.
Non pensate di venir qui per farmi un piacere perchè questo non è il luogo in cui io mi sollazzo a riempire pagine di parole.
Questa è la sede della mia vita. Questo è il luogo in cui riverso le mie speranze, le mie ambizioni. Queste sono le pagine con cui spero di salvarmi la vita.
E ho deciso di tornare a scrivere non perchè mi mancavano le sei o sette visite giornaliere ma perchè ogni giorno in cui non scrivo mi sembra di trattenere un conato che cerca di esplodere dai pori della mia pelle.
Per questo non posso essere puntuale, non posso scrivere con delle scadenze, non posso essere uno scrittore. Io scrivo perchè quando chiudo gli occhi sento che io sono un artista. Sento che il mio ruolo nel mondo è quello di creare. Di fare arte. Di essere.
Ognuno di voi, quando leggerà queste lettere, si chieda se vuole assumersi la responsablità di accogliere in sè qualcosa di mio.
Si chieda se davvero vuole abbracciare ciò che io in queste parole ho nascosto e custodito.