25 April 2007

Fiume

Per la prima volta ho deciso un titolo prima di scrivere. Per la prima volta non so cosa scrivere ma so come farlo. Vogio scrivere un fiume stordente di parole, di vuoti e di pieni.
Perchè è bello e piacevole scrivere e scrivere e scrivere. Molto simile al poter parlare e parlare. Solo che è solitario..e proprio per questo ancora migliore. Io sono come un pittore, posso creare con le mie parole quadri e paesaggi. Posso far nascere storie, posso far moriere uomini e bambini, posso spegnere il sole con un click. Posso perdermi nelle parole.
Mi sono perso in un sentimento che mi sorprende ogni giorno. Mi sono perso sulla linea di una schiene assolutamente perfetta nella sua imperfezione. Ho trovato piacere nello sguardo fuggevole di una ragazza che è la mia più cara sorella e più intima figlia. Adoro essere abbastanza pazzo da vivere come faccio.
C'è un fiume che scorre placido.
Oggi ho saputo che mia madreè come me, come io vorrei esere essere. C'è una canzone dolcissima che stanno passando ora alla radio che parla di due ragazzi che si incontrano sotto il diluvio e si amano. Sono queste le storie che fanno morire di passione. Storie di uomini e donne vicini a noi. Storie di persone che si amano sotto la pioggia. Voglio imparare a raccontare queste storie. A creare queste storie.
Il fiume ha sempre dato frutti e acqua ai villaggi.
Voglio sapere tutto. Voglio amare tutti e tutto e tutte. Voglio stringere ogni persona e voglio allo stesso tempo mantenere il mio alone di falso mistero. La mia aura illusoria di mancata genialità. Io non sono niente se non un illuso che pesa di saper fare qualcosa.
Ma un giorno il fiume, ingrossato dalle pioggie,uscì di suoi argini.
Qualcuno dei miei amici non mi capisce. I miei genitori mi lasciano fare perchè in fondo a diciottanni si può ancora fare il sognatore. Ancora. Prima di dover abbandonare per sempre i sogni e perderli nella routine sconsalata e disillusa di un destino semplicemente sterile.
Al fiume non interessavno le sorti delle popolazioni, non era quello il suo compito.
Io scrivo pr potervi dare un'impressione. Suscitare un'emozione e un sentiento. Per stendere su di voi il velo del mio sentire. Perchè voglio essere come un musicita che sa far cantare agli altri le canzoni che lui crea. Io vogli scrivere ibri che voi possiate leggere. Amo chiunque sia disposto leggere quello che Scrivo. Anche se mi stroncasse, non mi interessa assolutamente. L'unica cosa che mi preme è quella di farvi capire perchè scrivo. E vi giuro, vi giuro su Dio che imparerò a farlo. Imparerò a suscitare sentimenti nelle personne. Sempre pù forti, sempre più intensi Capaci di farvi ridere o piangere. Spero i riuscire a piacere a qualcuno.
Io so il perchè scrivo. Il come e il cosa cambia a secpnda delle situazoni.

Le palpebre lottano per chudersi sui miei occhi. Cercano di distentdersi per potersi abbandonare sui miei occhi e costringerli a sognare piuttosto che a scrivere. Io ho paura, perchè è di notte che in me nascono le radici di quello che scrivo, è in quell'attimo prima di addormentarmi che risiedono le mie idee. In quell'istante balzano fuori. Tante volte me le dimentico nel momento stesso.
Però ci sono e ci rimangono. Magari rimarranno lì finchè qualcun altro le raccoglierà e ne faràun caplavoro. Sono l'Ulisse di cui tutti hanno bisogno. Sono un becchino che si rifiuta di vedere la gente morire.
Io amo la mia vitta perchè mi obbliga a scrivere anche quando non vorrei. Amo la scrittura perchè mi costringe a vivere anche quando non vorrei. E viceversa.

Il fiume quel giorno inondò la valle e uccise tutti quanti.

1 comment:

Anonymous said...

be io capisco perchè scrivi...e mi piace leggere il tuo blog,e continuerò a farlo...perchè il tuo è un dono..non lasciarlo andare ti è stato dato...continua ad usarlo così bene.UNA LETTRICE