Certe volte sale un odio che sembra non potrà mai svanire. Ti prende alla gola e fa sfumare i contorni e rimane solamente un collo da stringere o un viso da contorcere. E le tue mani sono lì, pronte a scattare, a dissetarsi per sfogare su quel corpo riprovevole ogni stilla di rabbia.
Ci sono persone che ti conoscono da una vita che non capiscono niente di te, quelle persone che vorresti vedere sgranare gli occhi e piangere sangue finchè non esalano il loro ultimo interminabile respiro.
Ci sono altre persone, che conosci una sera, che non hai mai conosciuto ma che senti vicine, senti il lor contatto e senti la loro mente che si muove con la tua. Vorresti condividere tutto, poter raccontare tutto il dolore, invece sei rinchiuso in casa con una madre che sogni ogni giorno di poter rinnegare e poter scappare, di poterle strappare gli occhi e la lingua sempre pronta a nuocere. Vorresti lacerarle la gola per poterla zittire una volta per tutte.
Rinchiuso in un mondo orribile.
C'è tutto un universo là fuori che sembra chiamarti, persone, esperienze, pensieri, tutto nuovo e a portata di mano. Ma tu hai le caviglie legate e più tiri più sanguini.
Ho serrato i pugni così forti da sanguinare e le mie urla hanno sfondato tutti i muri e tutte le pareti e tutti gli stupidi maledetti imbecilli che non sanno niente ma che credono di essere portatori di qualcosa.
E non so perchè ma i morti non mi fanno paura. Vorrei poter parlare con loro. Chiedere qualcosa che qui i vivi non sanno dirmi. Vorrei conoscerli perchè purtroppo ho avuto la sfortuna di perderli troppo presto. E appoggio un mazzo di fiori su una tomba. Quella della più bella.
14 April 2007
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