Porto i jeans larghi. Troppo per la mia taglia.
Le maglie devono essere giuste. Devono farmi sembrare un po' più magro di quello che sono.
I capelli li piastro ogni mattina e li spettino per far finta di essere casual.
Se mi chiedessero perchè faccio le stupidate che faccio non saprei rispondere.
Se mi chiedessero perchè mi drogo, risponderei con un silenzio istupidito.
Se mi chiedessero cosa mi ha fatto di male il mio fegato, rimarrei muto.
Se mi chiedessero perchè non riesco ad essere la persona che vorrei, perchè non riesco a seguire i valori e le idee che reputo importanti, perchè non sono capace di accontentarmi, non saprei veramente cosa dire.
Se mi chiedessero perchè guardo in quel modo strano la persona sbagliata arrossirei forse.
Io
Io e i miei mille desideri contraddittori.
Io e i mille motivi che mi rendono scontento.
Io e me stesso.
Io e gli altri.
Cosa posso farci se non riesco essere come dovrei? Come faccio a recuperare ciò che ormai è andato?
Voglio sparire in una vampata di coriandoli e scintille, come la più bella delle colombe.
Io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio, io voglio... e intanto...
questo mondo
perde i pezzi.
Il mio mondo
si disgrega.
Eccomi!
Sulla croce, con le lance a trafiggere il mio costato nudo e nervoso.
Il sangue, come corona le spine, come madre la croce.
Come amore... una speranza disillusa.
Amen
19 December 2007
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