16 October 2006

Il Piccolo Principe senza il Piccolo Principe

Corro con gli occhi semichiusi in mezzo a un bosco continuando ad inciampare, davanti a me c'è una persona che per qualche motivo non riesco a raggiungere... vedo la sua schiena bianca e vorrei allungar una mano ma ogni passo che faccio sembra esser seguito da due indietro... ogni volta che ho l'impressione di poter cingere questa persona con le mie braccia ecco che si allontana, che diventa sfuggevole, si dilegua e mi lascia solo la speranza...
ieri penso di essermi avvicinato e ecco che oggi mi sembra che voglia di nuovo allontanarsi...
Il Piccolo Principe non capisce, non sopportà più di desiderare ciò che non può avere e avere ciò che in fondo non desidera, non riesce a capire...
Forse in questo momento desidera una sola cosa, ma non può averla, sa che non potrà mai averla, sa che potrà solamente attaccarsi ai sogni e ai desideri, ma fatica ad accettarlo...
Perchè l'ingiustizia deve risiedere proprio nel più intimo dei nostri desideri? Perchè devo esser constretto a rinunciare al mio più grande desiderio? Perchè viviamo in un mondo nel quale i nostri desideri hanno dei limiti?
Ognuno di noi ha un sogno, una persona, una meta che non potrà mai raggiungere, non potrà mai avere.
Il Piccolo Principe guarda lo specchio impolverato appeso al muro scalcinato della sua piccola casetta di legno sulla riva del fiume e vede che dentro ai suoi occhi c'è un volto, c'è un'anima che non potrà mai legare veramente a se, per colpa di nessuno, per colpa del mondo.
«Anima mia, rispondimi...perchè devo soffrire così? Perchè ti beffi di me scuotendo il mio cuore? Io ho un sogno mia piccola anima di velluto,uno solo...perchè tu ti allei con l'avverso destino e mi beffeggi con i dardi della detestabile malasorte? Il fato mi sorride unicamente per aver la soddisfazione di potermi far soffrir di più e quando mi concede qualcosa lo fa per poter aver l'occasione di privarmene...ti prego, io bramo solo una cosa, ma non potrò mai stringerla con le mie piccole mani...come potrei mai conviver io con cotale consapevolezza?Perchè non posso far altrimenti...ecco perchè...»
Una perfetta lacrima rotonda scivola sinuosa sulla sua guancia e si infrange sul pavimento...il Principe sorride al cospetto del suo riflesso disperato, o forse è lo stesso riflesso a rider di lui?
Allora si scaglia contro lo specchio, lo serra forte tra le mani e lo scaglia lontano attraverso la stanza e lo vede schiantarsi contro il pavimento impolverato. Afferra uno dei tanti frammenti acuminati e se lo affonda con tutta la sua forza nel petto...
L'aria esce dai suoi polmoni come un rigurgito
Stringe ancora tra le mani il vetro e continua ripetutamente a infierire su se stesso con tutta la violenza che il suo corpicino gli permette. Si ferma solo quando si ritrova in ginocchio in uno scuro lago di sangue, osserva la mano che sostiene l'ormai pesantissimo pezzo di specchio.
Un respiro.
Guarda la sua lunga veste tutta stracciata e sente di esser lordo di sangue fino agli occhi.
Un respiro. Il ritmo dei battiti rallenta.
Per terra vede il suo riflesso frammentato.
Un respiro. Sempre più affannoso.
Sangue in bocca.
Un respiro nuovo non arriva, cerca aria ma sente solo sapore di sangue.

Poi si desta

Di fronte a lui ancora lo specchio appeso al muro «Ho immaginato tutto questo?» Si avvicina allo specchio per guardar meglio la lacrima che si trova in equilibrio tra il suo occhio e la sua guancia. Sembra tinta di rosso. Si asciuga con la manica poi appoggia la mano contro lo specchio e si allontana.
L'impronta sullo specchio si dirada lentamente e al suo posto rimane solo la desolatezza e il vuoto delle rinuncie.

2 comments:

Anonymous said...

Non so cosa scrivere, lollo...trovare le parole giuste per commentare i tuoi post è di una difficoltà immane...i tuoi racconti diventano sempre più toccanti...e in un certo senso sconvolgenti...diventano l'espressione dell'inquietudine che tormenta la tua anima...ti ho già spiegato quanto talento veda in te, quanto adori il tuo modo di scrivere, il tuo utilizzare immagini semplici ma forti, o la ricercatezza del tuo linguaggio, quindi non ha assolutamente senso che mi soffermi ulteriormente sulla mia opinione personale...ma voglio darti un consiglio (l'ennesimo=]): non smettere mai di trovare nella scrittura una valvola di sfogo, di ritagliarti qualche minuto per guardarti dentro e cercare di esprimere a parole quello che senti -non importa che sia per scrivere sul blog, o sul tuo diario di scuola, o su un foglietto di carta straccia.E soprattutto non ha nessuna importanza se quello che scrivi sia destinato ad esser letto da tutti o rimarrà solo ed esclusivamente tuo-...CONTINUA A SCRIVERE, LOLLO...e questo non lo dico solo perchè vedo in te un potenziale scrittore, ma anche perchè posso assicurarti che ci sono poche cose al mondo che permettono alle persone di evadere dalle proprie prigioni, di staccare veramente la spina...e la scrittura è una di queste...ti voglio bene, mon petit amie...Reby

Anonymous said...

concordo con reby che per rispondere aai tuo post devo ragionare un pò!io ti dico che se ti impegni e credi in te stesso lollo arriverai a quello che vuoi!io sono arrivato sempre dove volevo con la determinazione e fallo anche tu piccolo principe!poi io mi incoraggerei con il messaggio che ha scritto la biondona(che saluto tnt)