01 September 2008

Pioggia

Tanto più ci si libra in aria..tanto più è duro l'atterraggio.
Qui rimangono tanti fogli, tanti appunti, tanti silenzi. Mentre le parole si compongono rimangono solo pezzi di storie ai quali non rimane altro che guardarsi un po' intorno, volteggiare in aria qualche volta, ed infine deflagrare, nella speranza che un pianista solitario possa caripre qualcuno di quei frammenti.
Come in una fiaba, come in una sinfonia di archi e fiati.
Fiati. Fiati, respiri, ansimi. Grida.
BiancoBiancoNero. I tasti di un pianoforte, i colori della luce.
...e ora...i miei sentimenti si alzano, ispirati da una voce che non smette mai di sussurrare dentro di me, che continuamente sospira versi, rime, parole. Continuamente mi parla, mi coccola, mi consiglia i motivi giusti di questo mio romanzo senza fine.
Infinitamente mi addormenta.
Salgo insieme alle mie parole, insieme alla mia musica, insieme ai petali di un fiore che solo con me sboccia nella dolcezza dei silenzi.
Un violino, un piano. La mia voca, le mie dita che compongono delicate sui tasti. Numeri, ricordi, plagi, citazioni, arte. Tutto è arte. Tutto è la mia arte. Prima del pensiero, prima della ragione. Prima di ogni consapevolezza questa mia inspiegabile pulsione a chiudere gli occhi e sognare.
Viola, Bianco. Ed è un Blues, una melodia che evapora con i passi ed i sorrisi di chi ancora ha voglia di ascoltarmi.
Diverso alla radice, diverso dallo stelo fino alla punta dei miei fiori. Intenso per tutti gli attimi di cui compongo il mio canto. Diverso in quello che faccio.
Rinasco e mi compongo del desiderio di non smettere mai.
Ho sete di scrivere. Voglio avvicinarmi a me stesso.
Ed è musica, silenzio. Ed è acqua che lentamente comincia a cadere dal cielo.

1 comment:

Anonymous said...

sono contenta ke tu sia 1 pò + sereno ora...t mando 1 abbraccio
silvia