10 March 2007

Eredità

«A cosa serve la musica?»
«La musica? Beh..penso che la musica non serva a niente in particolare, serve a far sì che gli uomini prendano una pausa da se stessi. Per tua fortuna, sei ancora abbastanza piccolo da non dover trascinar con te i fantasmi del tuo passato e non dover nemmeno guardare il futuro con incertezza. Invece quando si cresce si cominciano ad accumulare rimpianti e delusioni che ci perseguitano ogni giorno fino alla tomba.. ecco.. la musica ci permette di crearci un piccolo mondo in cui esistono solo parole e melodie..
E la cosa più importante è che noi abbiamo la possibilità di scegliere cosa ascoltare: possiamo decidere di ascoltar parole che ci facciano evadere, oppure ascoltare parole che ci facciano scontrare a muso duro contro i nostri problemi..»
«Ma nonno, perchè non possiamo semplicemente non pensarci?»
«Perchè siamo uomini e lo siamo proprio perchè possediamo una nostra storia, delle radici da cui non possiamo separarci.. sono i nostri amici, i nostri genitori, i nostri sogni..e senza questi non saremmo nulla sai? Perchè non sapremmo cosa fare, dove andare.. prova pensare a cosa faresti se tutti i tuoi amici sparissero, se non avessi più la mamma e il babbo, e nemmeno una casa dove tornare..» lo sguardo stupito del bambino faceva capire al vecchio che aveva colto nel segno
«Allo stesso modo nessuno saprebbe come vivere senza ciò che per lui è fondamentale.. io sono vecchio, ormai tante cose che amavo sono sparite e tra poco sarà anche il mio turno, ma me ne andrò felice perchè so di aver lasciato la mia impronta in questo mondo, e la mia impronta è il tuo papà, sei tu, i miei amici del bar, la sedia vuota che lasceranno lì per me quando non ci sarò più. Quando sono triste la musica mi aiuta a ricordarmi di tutto questo. Una canzone mi aiuta a ricordare certe cose che magari dimenticherei..»
«Nonno io non voglio che tu vada via..»
«Ma io non sparirò.. vedi.. esiste una specie di passamano.. io ho dato qualcosa di mio al tuo papà, gli ho dato il mio impegno nel crescerlo, gli ho dato una fetta di me che lui serberà per sempre dentro di sè. E sto dando qualcosa anche a te.. ti sto dando questi pomeriggi al parco a camminare e giocare, ti sto regalando tutti i miei ricordi di quando ero giovane come te e la televisione non esisteva ancora. E non solo, anchè il tuo papà quando ti insegna le cose ti tramanda qualcosa di me, e anche del mio papà, e del suo, e di quello ancora prima.
Dentro di te c'è un'eredità infinita che non avrà mai fine.
devi sempre, sempre esser riconoscente al tuo prossimo sai? Non devi mai dare niente per scontato o per dovuto..devi esser grato ai tuoi amici che ti regalano il loro tempo, ei tuoi insegnanti che si impegnano per farti diventare bravo in matematica. Le persone hanno poco poco tempo su questa terra e il fatto che decidano di regalare a te un po' di questo tempo è un dono importantissimo. Hai capito?»
Il bambino sorrise con gli occhi ma non rispose, riprese a correre dietro a un'anatra che trotterellava via terrorizzata..

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