26 November 2008

Sbagliato

Qual'è la giustizia? Quella del boia o quella della malattia?
Le cose sbagliate alle persone sbagliate. Le disgrazie peggiori alle persone migliori.
I colpi più duri a chi non li merita.
Si rimane basiti, sconvolti. Incazzati, con le lacrime agli occhi, con un senso di vuoto e una strana voglia di vendetta verso nessuno, se non verso Dio. Verso il Caso, il Destino, il Fato.
Si rimane storditi da una notizia che si sperava potesse non arrivare mai...senza parole, senza senso. Le partenze sono sempre dolorose ma quando il destino ti rapisce un pezzo di anima in maniera crudele allora il tuo cuore si spacca e rimane solo rabbia e vuoto.
Le persone vanno e vengono, a volte ci si dimentica anche di loro, eppure rimangono sempre nascoste in un angolo dentro di te, e nel momento in uci vieni a sapere una triste verità, tutto l'affetto che provavi verso quella persona, verso la sua semplicità, verso la sua voglia di scherzare sempre, verso quella vitalità che la malattia si è permessa di violentare. Un pezzo alla volta, carne e anima, sorrisi e sguardi, tutto lentamente rapito e schiacciato e infine soffocato in una bara che scompare al nostro sguardo.
Cose sbagliate, a persone sbagliate.
Rimane tutto il bene ma viene inesorabilmente sporcato da tutta la sofferenza che è stata scagliato contro un ragazzo che non lo meritava. Nessuno lo merita mai, è vero. Nessuno e perciò nemmeno lui.
Sbagliato. L'unica parola che mi viene. Sbagliato.
Dietro alla malattia rimarranno la sabbia, la pelle abbronzata, le risate...Mirabilandia insieme...
Rimarrà tutto.
Ma tutto rimane sbagliato.

Pace.

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