20 August 2008

Scogli

Midollo osseo. Ossa. Muscoli. Tessuti. Pelle. Aria.
Da dentro a fuori.
Merda.
Quanti atomi servono per fare un uomo? Quanti respiri per comporre una vita?
Quante lacrime per un sorriso?

Dicono di me...che prendo sempre la via più facile.
Dicono di me...che sono maledettamente egocentrico.
Dicono di me...che mi rifugio nell'autocommiserazione perchè sono vigliacco.
Dicono di me...che sono una strega.
Dicono di me...che sono peggio di voi, che sono frazione di un nulla.
Dio Dio Dio dio... dio... Dio come siamo noiosi. Dio come siamo classici e ripetitivi. Ancora. E ancora.
Dio come vi ripetete, prevedibili, ordinati.
Spaventosamente semplici. Basta poco per sconvolgervi: un rutto un bacio, un soffio, un grido. Siete maledettamente logici; incastrati, se non segregati, in un ridicolo schema di falsi valori che vi riempiono la bocca.
Meglio un Don Chisciotte che un D'Annunzio.

Ricchezza e semplicità. Indissolubili.
Dio quanto è splendido il sorriso di una ragazza che pensa solo quello che pensa. Non pensa ai massimi sistemi. Si limita a vivere e non si preoccupa di aver la faccia linda come il culo.

Il mare con le sue onde, il cielo con i suoi fulmini.
Ecco cosa siamo.
Eppure voi volete essere mari perfettamente piatti, cieli assolutamente azzurri.
Bugiardi.
Siamo una zuppa in cui vengono continuamente a galla pezzi più o meno gustosi; siamo un tornado che non si preoccupa di inghiottire e risputare quello che gli pare. Siamo un magma che non deve esser mai incanalato. Pena l'esplosione.
Tutti voi che vi preoccupate tanto della forma ficcandoci dentro a forza il contenuto; non avete capito. Non avete davvero capito.
Vivete il mondo al contrario. oirartnoc la odnom li eteviV.
Liberatevi da questo inutile peso e limitatevi a straripare.
In frangetevi sugli scogli, feritevi; esplodete contro le recinzioni; urlate contro i muri. Violentate questa esistenza eppoi sputategli contro tutte le vostre legittime motivazioni.
Rabbia odio amore violenza passione paura stupore fantasia e curiosità.
Siamo tutto. E voi vi riducete a un niente schematizzato in numeri e titoli.
Non importa il voto la scuola il moroso il futuro i genitori l'intelligenza il nome. Importa esserci. Esserci sempre. Non dovete essere ottimi. Non dovete essere buoni. Dovete essere.
Non cercate di contenere una tempesta in un barattolo di latta.
Non cercate di fermare un tornado zittendolo.
Potete essere quello che volete. Potete non essere nulla. Ma siatelo in maniera attiva.

Svegliati.
Svegliati cazzo.
Tu non sei così. TU NON SEI COSì! Svegliati ti prego...
Vendica te tibi.
Lìberati...lìberati.

1 comment:

Anonymous said...

[Lentamente muore-Pablo Neruda]
"Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.
Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle
che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno
di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.
Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi e' infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza
per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette
almeno una volta nella vita
di fuggire ai consigli sensati.
Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.
Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare;
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o
della pioggia incessante.
Lentamente muore
chi abbandona un progetto
prima di iniziarlo,
chi non fa domande
sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde
quando gli chiedono
qualcosa che conosce.
Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo
di gran lunga maggiore
del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà
al raggiungimento
di una splendida felicita'."

Penso che queste persone subiranno una lenta e inesorabile morte interiore che probabilmente ignoreranno e fingeranno di non sentire o che magari non sia successa a loro, ma ci sarà, si guarderanno dentro e non troveranno niente e questo non li tangerà, non li stupirà..non sapranno più stupirsi e continueranno a condurre un'esistenza blanda..non sanno guardarsi dentro e forse nemmeno in torno, non sanno godere davvero di ciò che di bello e semplice c'è a questo mondo..