21 October 2007

Lasciatemi alle spalle, perchè non rimarrà niente di me in voi...

Scrivo e non riesco a lavarmi via dalla pelle l’odore di queste mie sofferenze. Non riesco a distaccarmi da questa spazzatura che sarebbe poi la mia vita. Avrei tanto voglia di ottenere qualcosa di esplosivo, di imprevedibilmente meglio del solito. Il jackpot.
Chissà se il problema è in me. Sono mesi che me lo chiedo, sono sempre qui, di fronte al mio computer, nella stessa stanza, nella stessa casa, con gli stessi fogli sparapagliati come soldati caduti. Ci penso di continuo e mi rendo conto di non conoscermi. L’unica cosa che ho è la consapevolezza che non avrò mai ciò che desidero davvero.
Sono pronto ad andare a muso duro contro chiunque cerchi problemi, contro chiunque dia disposto a farmi sentire vivo. Sono pronto a farmi fare a pezzi in un vicolo, non ho paura di farmi ammazzare di botte. Non mi spaventa l’eventualità di finire in un fosso come la carcassa di un animale.

Vago a piedi nella notte, alla ricerca di qualcosa di sconosciuto, cercando un graal, cercando una sacra sindone da venerare. Sono alla ricerca di qualcosa. Di una musa. Dell’ispirazione.
Forse sono solo alla ricerca di una prova della mia esistenza.
Cosa dimostra che io sono vivo?
Cosa mi rende concreto?
Mancano nella notte le risposte. Mancano nel giorno. Ci sono solo domande che prendono fuoco ad ogni alba e si cicatrizzano ogni notte.
Non c’è nessuno per me, nessuno che possa capirmi veramente perché sono diverso da come mi immaginano. Pensano di sapere tutto di me anche se poi sono quelli che mi conoscono di meno.
A guardare la mia vita mi sembra tutto sbagliato, tutto fuori posto.
Avrei bisogno di altre cose, quello che ho non coincide con quello che dovrei avere.
Saltano i patti con Dio, saltano ricordi e saltano gli amori. Saltano i nervi e scavano i dubbi in me.
Il rosso è colore del sangue, il nero colore della morte.
Non so più a chi rivolgermi, mi sento davvero impotente perché sono solo. “Ogni uomo è un’isola” diceva chissachi in una canzone.
Ho bisogno di trovare un mezzo per comunicare al mondo ciò che è contenuto in me. Ho bisogno di un megafono perché sono troppo insulso per i valori che porto e che vorrei condividere con voi.
Non sono di questo mondo, è chiaro. Non sono adatto a stare con voi. Non sono adatto a volervi bene. Il problema sono io e non lo nega nessuno.
Mio padre che mi guarda e sembra volersi congratularsi con me, ma non lo fa. Un film che devo ancora vedere, mille libri da leggere.
Sono i miei traguardi mentre io sono il mio unico limite.
E forse voi sarete il mio pubblico.

1 comment:

Anonymous said...

ciao lollo!!!.....come ti avrò già detto 1000volte il tuo bolg è stupendo....e soprattutto quello k scrivi....penso proprio che sia un ottimo modo x sfogarsi e x riflettere....però nn dire che "non rimarrà niente di te in noi"..xk in qualsiasi momento di bisogno, tu c'eri e mi hai sempre aiutata nel migliore dei modi.... ...io non ti conosco "benissimo", ma sei sempre stato un grande amico!!!...credo k questo nn valga solo per me, ma anche per tutte le persone che t conoscono...cmq se hai bisogno io c sono...anche se non sarò mai,come te....a presto...t voglio bene....
sofy