Una vita non basta e non ti basterà mai…
Oggi cambia tutto. Perché non mi basta. Perché questo delirio non è quello che voglio. Perché la tua puzza di merda mi ha stufato.
Vaffanculo e rinasci.
Sono fragile. Sono un cazzo di gigante di vetro che non aspetta altro che una piccola crepa.
Cin cin.
Mi affogo. Affogo voi, te, il mio mondo, il mondo che mi vorresti vendere.
Una vita non basta.
Tutto brucia e io brucio con lui. Fondamentalmente ingenuo. Inconsapevole. Impaurito. Incazzato e con uno sguardo a quello che ho lasciato per strada.
Ho perso tanto nel corso del tempo. Ho perso tante speranze, ho fallito tante prove. La vita mi sfida e io crollo sulle ginocchia. Lentamente mi lascio scivolare nella mia tana scavata nella sabbia.
E cambiano i ritmi. La musica si fa isterica, poi nevrotica, poi armoniosa. Poi si spegne. Si abbassa il sipario. Io non capisco. Ma si abbassa. Un delirio. La fine del mondo concessa solamente a chi è pronto a spingersi fino al più degradante livello di se stesso. In quello strato lontano e oscuro in cui fanno le tane i topi, in cui restano a marcire i rifiuti.
È una guerra ma io sono un kamikaze. Figlio di puttana.
Tutti hanno un dramma. Tutti hanno una storia da raccontare. Tutti hanno qualcosa per cui vale la pena ascoltarli. Tutti hanno un senso. Io non ho nemmeno un’idea originale. Non ho un singolo racconto che non sia già stato narrato.
Provo a dormire. Non ci riesco. Provo a mettermi davanti ad un foglio e a disegnar l’infinito. Non ci riesco. Provo a disegnare il mio volto. Non ci riesco.
Prendo fiato. Stacco la spina.
Buio. Silenzio sopra tutti i mobili dell’arredamento.
Infine esplodo.
Frasi pensieri lacrime bestemmie grida sperma rabbia occhi sgranati vene occhi gelidi. Amore.
La vita come un palco. Io incapace di ricordare le battute del mio copione. Io che improvviso.
Vado a braccio.
Un altrr bicchiere di vino.
Senza paura ma solo con certezze semplicemente inventate.
E se non ti piace non leggere. E se mi disprezzi vaffanculo. E se ti credi meglio di me evidentemente avrai ragione. Io sono\sarò\voglio essere\spero di essere\sono una semplice candela che brucia lentamente. Dall’alto verso il basso. Noiosamente. Dall’alto verso il basso.
Una goccia alla volta.
Cera.
C’era.
Non lo so se il mondo è perfetto.
Un altro bicchiere di vino. Ormai è caldo.
Non lo so se il mondo è perfetto. Forse sì. La colpa non è del mondo ma mia. Pace. Pazienza. Che delirio. Che cazzo di parole in fila come una bianca striscia di cocaina.
Eppoi su per il naso dritto nel cervello poi attorno ad esso fino a quando non si attacca alla parte più delicata, più morbida, più gustosa da distruggere, del tuo cervello. Ti spinge ti violenta. Ti spreme l’anima, ti comprime l’osso del collo eppoi ti lascia in terra con la sensazione, credetemi sgradevole, di aver appena consumato il tuo ultimo tasto. Umiliato. Ogni schiaffo dato ne esige cento ricevuti.
In un cinema. Da solo. Lo schermo non ha vita questa volta. È tutto nero. In mezzo allo schermo c’è un taglio. Una figa? No. Forse un sorriso deforme. Com’è che vorrei tutto meno quello che ho? Com’è che mi taglio le vene? Come? Come se. Scivola corre come un’autostrada. Poi arrivi al casello. Timbri, paghi il dazio: delusioni, sofferenze, la tua migliore amica che ti accoltella, l’amore che finisce, gli amici che ti abbandonano.
La sbarra si alza.
Sei morto.
03 April 2009
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9 comments:
"...la tua migliore amica che ti accoltella..."
il commento giusto è: "chi di spada ferisce di spada perisce".
fa maluccio eh?! è davvero un peccato e ne sono molto dispiaciuta...
XOXO
E.
Purtroppo non so chi tu sia, perchè non hai voluto firmarti. Rispetto questa tua scelta però penso che se tu vuoi in qualche modo attaccarmi, o comunque muovermi una critica, sia un mio diritto sapere chi sei. La mia mail la sai, respect258@hotmail.com.
Se lo vorrai, e io lo spero, scrivimi almeno lì.
anche se forse ho capito chi sei:) (e scusa se ci ho messo un secolo)
hai bisogno di sapere, con certezza, l'identità della persona che ti ha mosso la critica,nonostante tu l'abbia già supposto?
bene, l' E. sta per elena. ormai non penso ci siano bisogno di spiegazioni. qualcosa da dichiarare?
No non ne ho bisogno, sul serio. Se ti ho chiesto di dirmi chi eri era xk t giuro che non c'ero ancora arrivato, sennò non avrebbe avuto senso:)
Cmq hai ragione tu, non c'è nulla da dichiarare. Ognuno ha la propria idea, sicuramente le nostre non coincidono.
Però se posso permettermi non credo che continuare a punzecchiarmi o provocare o attaccarmi in una maniera che non permette comunque nessuna forma di confronto abbia senso. Se l'altra volta hai criticato qlcs k avevo scritto (almeno suppongo tu sia la stessa Elena) qst volta ti sei limitata a tirare in ballo una cosa della mia vita privata (su cui abbiamo evidentemente giudizi differenti) in maniera, a mio avviso, meramente provocatoria.
Capisco che tu possa avere un giudizio negativo su di me, lo accetto e non ti dico nulla però non credo che queste cose rientrino in questo contesto.
Solo questo.
umh, strano da dire "non rientrano in questo contesto", parli della tua vita, dei tuoi sentimenti, di come vedi il mondo e poi mi vieni a dire che non c'entra perchè è della tua "vita privata",strano a dirsi: cos'è c'è di più privato del parlare di tagliarsi le vene e desiderare di morire? eppure tu lo fai.
inoltre probabilmente non la pensiamo alla stessa maniera( e non mi interessa nemmeno),ma spero vivamente che tu non stia parlando della persona di cui penso io perchè altrimenti credo che tu abbia quanto meno una visione distorta della realtà.
il mio giudizio su di te è in caduta libera, ma questo è ininfluente,io guardo i fatti, e al momento questi fatti non accorrono per nulla in tuo aiuto.
infine parli di non avere un modo per confrontarci, purtroppo anche qui devo dissentire, sei bravo con le parole hai paura ad usarle con qualcuno che non se le beve tutte?
guarda in ogni caso questa è l'ultima volta che scrivo. il discorso è sterile e in questo hai ragione e mi sono fatta carico di un problema che non mi riguarda, ho espresso un mio parere, perchè, ti ricordo, che il blog pubblico.
ciao Elena.
Infatti, il blog è pubblico ed è giusto che tu scriva tutto quello che vuoi. Io rispetto tutto quello che dici, a prescindere che sia d'accordo o meno. Lo rispetto perchè è la tua opinione e penso anche che il tuo metterti in gioco sia una cosa positiva.
Quando dicevo che alcune cose mi sembravano fuori luogo mi riferivo alle provocazioni, non alla critica in sè. Unicamente quella che a me è sembrata una provocazione e non una critica.
La differenza rispetto all'altra volta che mi hai scritto è che ad una critica,che sia sul mio modo di scrivere o sul mio modo di comportarmi, posso rispondere mentre una provocazione, a mio avviso, è qlcs di diverso, qlcs che non porta dialogo ma unicamente scontro. Non voglio che tu pensi che io non voglio o sia spaventato all'idea di confrontarmi, sennò non sarei qui a scrivere e risponderti.
Questo è il luogo dove scrivo, un luogo in cui non entra, e non è mai entrato se non in qualche rarissimo caso (su più di centotrenta post) una certa sfera della mia vita.
E posso giurarti che il mio intento non è, e non è mai stato, quello di darla a bere a nessuno. In questo blog io scrivo e spesso mi sfogo ma non ho mai usato questo blog come strumento per attaccare, diffamare, o ferire nessuno. E penso che su questo potrai essere d'accordo.
è l'ultima volta che scrivi, questa è la tua scelta e io la rispetto, ho cercato di rispondere a quello che mi hai detto, non per farmi bello, non per voler aver ragione, ma solamente per spiegarti come la vedo io.
Ciao.
MA VAFFANCULO ELENA.. HAI ROTTO IL CAZZO.. E POI GUARDA CHE L'UNICO PECCATO DI QUESTO RAGAZZO è QUELLO DI ESSERE UN GENIO A TRASMETTERE EMOZIONE IN QUELLO CHE SCRIVE.. MA COSA TE NE FREGA A TE DELLA SUA VITA SE QUELLO CHE SCRIVE è COERENTE O CAZZI VARI.. MA LASCIALO VIVERE E SCRIVERE IN PACE.. DIO QUANTO ODIO QUELLE PERSONE COME TE CHE NON SANNO N-I-E-N-T-E E DEVONO METTERSI A DISCUTERE SU QUALCUSA SU CUI NON C'è DA DISCUTERE PER NIENTE.. LUI SCRIVE.. E LO FA PERCHE' LO FA SENTIRE BENE.. CHE COSA C'E' DA CRITICARE O DISSENTIRE? MA STAI ZITTA!!!!
a Julia: numero 1: sai chi sono?
numero 2: sai leggere? perchè se tu sapessi leggere capiresti, forse, che io so molto più di quanto tu pensi e di quanto tu sappia e capiresti anche che lui sa chi sono e ha capito cosa volevo dire; quindi, prima di insultare - col tuo lessico altamente forbito composto di ben 4 parole, di cui 3 parolacce - gente che non conosci, ci penserei almeno due volte, perchè, e mi dispiace per te, non hai assolutamente capito il nocciolo della questione.
mi scuso con lorenzo per non avere mantenuto fede alla mia parola, ma non mi va che persone che non mi conoscono e non sanno nulla, parlino (anzi scrivano) e mi insultino per riempire 5 minuti di noia o sgranchire le dita.
Elena
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